Peccato che sia una sgualdrina
Stagione di Prosa di Bolzano 2008/2009
La Grande Prosa
Teatro Stabile del Veneto - Teatro Biondo Stabile
di Palermo - Teatro Stabile di Verona Gat
in collaborazione con il Teatro Olimpico di Vicenza
Peccato che sia una sgualdrina
di John Ford
traduzione Enrico Groppali
regia e adattamento Luca De Fusco
scene Antonio Fiorentino
costumi Maurizio Millenotti
musiche Antonio Di Pofi
luci Emidio Benezzi
con Gaia Aprea, Max Malatesta, Stefano Scandaletti, Enzo Turrin
e con Anita Bartolucci
Un testo unico e attuale sulla forza dell'amore
Contemporaneo di Shakespeare, figlio di un magistrato, John Ford esordì scrivendo componimenti poetici ma il suo genio si manifestò attraverso commedie, drammi e soprattutto nelle tragedie, sufficienti a riservargli un posto di rilievo fra i grandi drammaturghi delletà elisabettiana. Come in questo Peccato che sia una sgualdrina, grande storia damore incestuoso e tormentato dal titolo sicuramente non convenzionale.
Ford ha una visione tragica dellamore: lamore non è portatore di gioia, ma di morte. La storia ci racconta della smodata passione di Giovanni e Annabella, un sentimento che, condannato dalle leggi della società ( i due che si innamorano sono fratello e sorella), non può che morire dopo esser fiorito fugacemente; ma in quellamore i protagonisti affermano la propria identità e la propria ricchezza interiore, di contro alla grettezza dellambiente circostante. Nel corso della vicenda diventano adulti, ma la loro crescita, finisce per coincidere con la loro morte.
Questa nuova messa in scena proposta dallo Stabile del Veneto, punta tutte le sue carte proprio sulla contrapposizione tra lintensità emotiva dei protagonisti e la morale. Il tutto in coincidenza del passaggio dalladolescenza alla maturità.
Ambientato in Italia, a Parma, come molte delle opere di Ford, Peccato che sia una sgualdrina è un dramma passionale damore, di vendetta e di morte. La solitudine dei due amanti è senza dubbio il sentimento che connota maggiormente lo svolgimento dellazione di questa storia che, tra tutte quelle dellautore, è senzaltro la più nera, inquietante ed erotica.
Lopera di John Ford, del quale, peraltro, si conoscono solo pochissimi dettagli riguardanti la vita e lattività di scrittore, esprime spesso una visione negativa e senza speranza. I suoi personaggi sono ambigui e irresoluti e sfuggono alle dimensioni esemplari di bene e male, testimoni di una realtà priva di valori, nella quale persino la morte non è tragica ma soltanto tragicamente recitata. A ben pensarci quanta attinenza con personaggi della cronaca nera, e non solo, che oggi riempiono pagine e pagine dei nostri giornali.
Orario cassa: Nuovo Teatro Comunale di Bolzano
da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00, sabato dalle 10.00 alle 13.00
telefono: 0471 30 41 30