Perchè (io) credo
Un giovane cantautore di Riva del Garda emerso da un talent show televisivo che si è fatto portatore di un messaggio preciso, pubblico: la madre scomparsa per un grave male, la necessità di ricordarla, di elaborare il lutto ma senza dimenticare. I ricordi, il passato, il presente, il futuro: tutto inanellato nel filo della musica, la sua vera passione. Ed è proprio la musica il contravveleno per l'oblio della memoria, per l'oblio di sé. E poi c'è il libro, una testimonianza in prima persona che scandisce il racconto in tre ampie parti: un prima, un durante, un oggi. Federico Fattinger venerdì 5 agosto è nella biblioteca civica della sua città a presentare «Perchè (io) credo» (ed. Piemme, 2011), conduce la giornalista Paola Malcotti, con interventi musicali di Federico Fattinger (tastiera) e Sergio La Vaccara (violino). Organizza la biblioteca rivana in collaborazione con il consorzio «Riva in centro»; la presentazione è alle ore 21.30, l'ingresso è libero.
L'elemento cardine della storia narrata è il lutto che hanno vissuto Federico e il padre. Prima di questo evento, la vita in famiglia e l'adolescenza spensierata. Poi il dramma della malattia della mamma, e la sua morte, dopo la quale sono cambiati i rapporti tra lui e il mondo, tra lui e i familiari, tra lui e gli altri.
In questo scenario così drammaticamente diverso, che lo costringe a diventare adulto prima del tempo, ciò che anzitutto resta saldo nella vita di Federico è la musica, che gli offre la possibilità di esprimere il suo dolore, liberando le emozioni che desidera condividere con gli altri. Finché questi altri diventano - oggi - il pubblico che lo acclama a Italia's Got Talent, i 20 mila sostenitori di Facebook, i fan che attendono il suo primo cd.