Però l'estate non è tutto
di e con Valerio Valentini
Quella che vi presentiamo è la storia di un’educazione sentimentale e civile.Siamo nel Maggio del 2015.
Dopo cinque anni passati a studiare a Trento, Vittorio torna all’Aquila per scrivere la tesi e passare un po’ di tempo con i vecchi amici.
Ben presto, quello che pareva un periodo di tranquillità impone invece di dover fare i conti con due fantasmi del suo passato recente che non possono più essere scansati: il terremoto del 2009 e la fine della sua relazione con Silvia.
Vittorio e Silvia si incontrano sui banchi del liceo Cotugno, durante le proteste contro la riforma Gelmini; sono su posizioni diverse – più radicale lei, più aperto alla mediazione lui – ma tra loro nasce l’amore purissimo e assoluto degli adolescenti.
Alle 3.32 del 6 aprile 2009 la loro vita viene sconvolta dal terremoto: lì inizia una lenta deriva di malintesi e di silenzi, che porterà i due ragazzi a vivere anche le proteste civiche per la mancata ricostruzione con atteggiamenti sempre più distanti.
Così la loro storia finisce, come tante, tra reciproche incomprensioni, e un futuro tutto da inventare su desideri e aspirazioni incompatibili.
Vittorio si iscrive a giurisprudenza a Trento, Silvia invece decide di non lasciare L’Aquila: andarsene, per lei, significa tradire. Al suo ritorno, però, Vittorio la trova irriconoscibile: cinque anni fra lavoretti precari e corsi universitari senza passione, in una città agonizzante, l’hanno condannata a una depressione che neppure chi l’ha tanto amata riesce a comprendere.
Un romanzo di formazione, il racconto di una educazione sentimentale e civile reso con uno stile realista e una lingua forte ed espressiva.
Però l’estate non è tutto è la storia della perdita dell’innocenza di due ragazzi cresciuti a cavallo degli anni zero che scoprono, loro malgrado, il tempo della responsabilità.
Valerio Valentini nasce a L’Aquila nel 1991. Cresciuto a Collemare, piccolo borgo sugli Appennini abruzzesi, nel 2010 si trasferisce a Trento per frequentare l’università. Si laurea in Lettere moderne, con una tesi sulla descolarizzazione. Scrive per varie riviste e webzine. A Roma studia da giornalista: ed è come collaboratore di quotidiani che lavora prima a Milano, per ilfattoquotidiano.it, poi a Torino, per il “Corriere della Sera”.
Dal 2017 entra nella redazione di “Il Foglio” come cronista politico.
Con il suo primo libro, Gli 80 di Camporammaglia, ha vinto il premio Campiello Opera prima nel 2018.
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