Persiani
Stagione di Prosa di Bolzano 2004/2005
LA GRANDE PROSA
Teatro Stabile del Friuli-Venezia-Giulia Istituto Nazionale del Dramma Antico
Persiani
di Eschilo
traduzione della Scuola di Teatro dellINDA
regia Antonio Calenda
con Piera Degli Esposti, Osvaldo Ruggieri, Luca Lazzareschi
Dopo la recente Orestea il Teatro Stabile del Friuli - Venezia Giulia affronta nuovamente Eschilo con i Persiani: una grande elegia, sofferta e drammatica, sul tema della guerra; un tema che ci attanaglia con identica inquietante intensità. Questa classica tragedia greca è stata riletta da Antonio Calenda che si avvale di un gruppo di attori di alto livello capeggiati da Piera Degli Esposti, Osvaldo Ruggieri e Luca Lazzareschi. Nei Persiani Eschilo affronta, come noto, la storia del re di Persia, Serse, figlio di Dario, che ha guidato in una
sventurata spedizione le navi persiane contro la Grecia, riportando unorribile sconfitta presso Salamina. La scena si apre con la presenza degli anziani cortigiani di Persia che si riuniscono nella sala del trono in attesa delle notizie della guerra. Un senso di profonda e misteriosa sventura sembra gravare sullassemblea, mentre ai presenti si unisce la regina Atossa (unottima Piera Degli Esposti) che dà voce ai timori di tutti. La storia getta luce sulleterno dramma della violenza che genera violenza, del castigo che colpisce larroganza e lempietà di chi vuole superare i limiti umani e sovvertire lordine naturale. Serse, responsabile del conflitto, soccombe, come legge divina decreta. Il vincitore di Salamina, invece, subisce il dolore per i lutti arrecati alle madri, alle spose, ai vecchi genitori, al suo popolo. Il messaggio è chiaro: nella violenza non cè giustizia. I Persiani è lunica tragedia greca di argomento non mitologico e lunica a trattare un episodio storico: la vittoria dei greci sugli invasori persiani a Salamina (dove pare lo stesso Eschilo avesse combattuto) in una battaglia che cambiò il corso della storia. Con unintuizione unica Eschilo non mostra i vincitori, ma i vinti. Ancora una volta un allestimento diretto da Calenda, ha il merito di privilegiare la chiarezza dellesposizione in grado di rendere anche più leggera la fruizione dellopera. Così il coro, ad esempio, con luso di musiche drammatiche ma non lugubri, si affianca in maniera efficace alle figure dei singoli. Semplici e solenni le scenografie di Bruno Buonincontri che ha ben saputo rendere sia la drammaticità del contesto sia lausterità della corte persiana.
Nuovo Teatro Comunale di Bolzano
da martedì a venerdì ore 10.00-13.00 e 15.00-19.00, sabato 10.00-13.00