Peter Keuschnig (direttore), Gisela Theisen (mezzosporano), Wiener Konservatoriums-Sänger-Quartett
P. CASTALDI: Le Tombeau de Jean Françaix
F. SCHREKER: Kammersinfonie
K. WEILL - B. BRECHT: Die sieben Todsünden
Kurt Weill Bertold Brecht
I sette peccati capitali dei piccolo-borghesi
II sottotitolo di questa singolarissima opera nata nel 1933 dalla collaborazione di Bertolt Brecht e Kurt Weill suona: poema ballato e cantato per soli e orchestra. Non si tratta di un vero e proprio balletto bensì dì un'azione mimata, danzata e cantata suddivisa in nove parti. Il lavoro andò in scena per la prima volta il 7 giugno del 1933 a Parigi sotto la direzione di Maurice Abravanel; la compagnia era quella dei Ballets 1933, diretti dal segretario di Diaghilev Boris Kochno e da George Balanchine, il quale firmò le coreografie, e la protagonista una straordinaria cantante-attrice particolarmente adatta alla parte, Lotte Lenya, moglie di Brecht. Il successo non mancò, nonostante l'assunto acido e spigoloso dell'opera, una delle più emblematiche dell'epica didascalica vagheggiata da Brecht e da Weill. L'azione si svolge negli Stati Uniti ed ha per personaggi due sorelle, Anna I e Anna Il, le quali incarnano allegoricamente due figure di una stessa personalità, la prima razionale e calcolatrice, la seconda istintiva e generosa. Partite dalla loro terra d'origine, la Louisiana, allo scopo di guadagnare il denaro necessario per costruirsi una casa, le due sorelle passano per sette diverse città e si imbattono nei sette peccati capitali: sono essi, i peccati che dominano nella società borghese e capitalistica e che impediscono ogni atteggiamento spontaneo e disinteressato, ogni tentativo di guadagnarsi con l'onestà e la verità il successo economico e la felicità. Nell'epilogo le due sorelle faranno ritorno in Louisiana, dopo aver realizzato il loro sogno ma soltanto scendendo a patti con la realtà amara e dura che le circonda. E nello stesso tempo avendo imparato fino in fondo la lezione.
organizzazione: Fondazione Orchestra Haydn