Pia Fontana presenta Nessun Dio a separarci
Pia Fontana, Nessun Dio a separarci, ed. Mondadori, 2003
Il libro: La protagonista, che racconta in prima persona, è una quarantenne che svolge un lavoro intellettuale precario ed è reduce da un grave lutto: Johnny, il marito, legato a lei da un amore completo, complesso, da un amore 'pesante', si è ucciso annegandosi nelle acque della Senna e senza che lei ne possa indovinare la ragione. Da quel giorno la donna vive alla giornata: lavora per sopravvivere e si concede ai primi uomini che incontra, sempre per una sola volta, negandosi a qualunque rapporto che somigli a una vera storia. Finché conosce in treno un giovane marocchino, Salim. Dovrebbe essere un incontro di solo sesso e invece diventa un'altra cosa. Diventa un amore vero e doloroso, da tutte e due le parti, perché la donna occidentale, carica di tutte le ricchezze e le miserie dell'occidente e l'uomo africano, grave di tutta la saggezza, le miserie, l'arretratezza dell'Africa, non sono fatti per incontrarsi. Per ragioni profonde, che trascendono tutti e due come individui singoli. Per ragioni che hanno quasi a che fare con motivi geologici, con la 'deriva dei continenti'.
Lautrice: Pia Fontana è nata a Pordenone nel 1949. Si è laureata in critica d'arte a Padova. Vive e lavora a Venezia. Vince il premio Calvino nel 1987 con il romanzo Spokane, pubblicato l'anno successivo da Marsilio. Da Marsilio esce quasi tutta la sua produzione di romanzi e racconti: Sera o mattina (1989), Il corpo degli angeli (1991), Bersagli (1993), Le ali di legno (1995), Andante spianato (1997). L'ultimo suo romanzo, Il pesce arabo, è invece uscito da Piemme nel 1999. Affianco all'attività di narratrice, Pia Fontana si dedica attivamente alla scrittura drammaturgica (numerose sue pièces sono state rappresentate in vari teatri italiani) e alla critica d'arte.
organizzazione: Biblioteca Comunale di Predazzo