Pietre d'acqua 2021 - Simposio di scultura
...sotto un soffitto di stelle, circondati dall'arte di maestri scalpellini".
Da giovedì 24 giugno a domenica 4 luglio torna il più "roccioso" tra i simposi di scultura.
Quest'anno assisteremo alla nascita delle opere di
Paolo Apolloni, Luca Molinari, Paolo Dolzan, Andrea Voltolini, Aran Ndimurwanko e Julian Soardi
Torna "Pietre d'acqua", il simposio di scultura su granito organizzato lungo le sponde del torrente Chieppena dall'Ecomuseo della Valsugana. Gli artisti sono al lavoro già da alcuni giorni per completare le nuove opere collocate lungo gli argini del torrente Chieppena, a Villa Agnedo, nel Comune di Castel Ivano. L'inaugurazione, con la presentazione del catalogo dell'edizione 2021, è fissata domenica 4 luglio alle 12 in prossimità della chiesa di Villa.
Contemporaneamente, in piazza Municipio a Strigno, è stata allestita "Pietre d'acqua5", una mostra antologica delle opere realizzate nelle prime cinque edizioni del simposio. Mercoledì 30 giugno alle 17 è invece in programma una visita all'Antica Fusina Zanghellini di Agnedo per "Spiziar le ponte": una preziosa occasione per ammirare da vicino il lavoro del fabbro alle prese con gli strumenti degli artisti/scalpellini.
Il territorio dell’Ecomuseo è stato rinomato, fino alla seconda metà del Novecento, per l’abilità dei propri scalpellini, principalmente quelli di Villa, oggi frazione di Castel Ivano, impegnati nell’estrazione e nella lavorazione degli ostici graniti di Cima d’Asta. Un mestiere che ha trovato i propri ultimi testimoni nella cooperativa attiva a Villa fino alla grande alluvione del 1966, quando il Chieppena, da sempre riottoso nei propri argini, ha riversato in paese un autentico fiume di quei sassi che avevano fino ad allora garantito il pane a tante famiglie della zona.
A ricordo della perizia degli scalpellini rimane il bel campanile della parrocchiale della Madonna della Mercede di Agnedo, eretto tra il 1881 e il 1895 su disegno di Eugenio Prati che ne sorvegliò personalmente la costruzione.
Pietre d’acqua, il simposio annuale di scultura in granito diretto da Paolo Dolzan, vuole riannodare il filo di una tradizione perduta recuperando saperi antichi e restituendoli attraverso il linguaggio dell’arte. Le opere degli artisti ospitati ogni anno rimarranno lungo le sponde del torrente integrandosi nel paesaggio e costituiranno tanti tasselli di un piccolo museo a cielo aperto da offrire allo sguardo di quanti ripercorreranno queste vie d’acqua cariche di storia, assieme al ricordo di chi seppe vivere il territorio ricavandone il necessario sostentamento con capacità e impegno tali da rappresentare una piccola eccellenza trentina.
Pietre d'acqua, quest'anno alla sua sesta edizione, ospita gli artisti:
PAOLO DOLZAN è nato a Mezzolombardo (TN) nel 1974 ed è diplomato in pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia. Ha all'attivo numerose partecipazioni a esposizioni in Italia e all'estero. Negli ultimi vent'anni ha ideato e curato numerosi progetti di carattere culturale e artistico. Nel 2019 ha rappresentato l'Italia alla XIII Biennale Internazionale d'Arte del Cairo (Egitto). E' direttore artistico del simposio annuale di scultura “Pietre d'Acqua”.
JULIAN SOARDI è nato nel 1989 a Putignano (BA). Diplomato all'Accademia di Belle Arti di Brera nel 2015. Si è perfezionato nelle arti visive, nella performance multimediale e nella conoscenza delle nuove tecnologie applicate alle arti visive e alla performance nei corsi coordinati da Studio Azzuro e Produzioni e DiDstudio presso la Fabbrica del Vapore di Milano. Ha frequentato "Sharing Heritage", Masterclass in Social Videomaking realizzata in collaborazione con il Villaggio. Svolge regolare attività espositiva con partecipazioni in Italia e all'estero a progetti di residenza d'artista. Vive e lavora a Milano.
ANDREA VOLTOLINI è nato ad Asiago (VI) nel 1972. Si diploma all'Istituto d'arte di Trento nel 1996. Espone nel 2002 nella collettiva "Da Pergine Valsugana a Pesuris" e al primo simposio di arte contemporanea "Senza confini" di Pergine. Nel 2003 Il Centro d'arte "la fonte" di Caldonazzo ospita la personale "Come un mondo parallelo". Tra le altre sue mostre all'attivo da citare la collettiva "Giovani fumettisti grafici perginesi" a Pergine, la personale "Radici" a Levico Terme nel 2007 e la personale "Fantasie urbane" di Roncegno Terme nel 2010. Vie e lavora a Pergine Valsugana.
LUCA MOLINARI è nato a Trento nel 1971. Qui ha frequentato l'Istituto Statale d'Arte. Da diversi anni opera nell'arte e nelle arti applicate, sviluppando la sua personale ricerca nel campo della scultura con la sperimentazione di vari materiali. Vive e lavora a Civezzano (TN).
PAOLO APOLLONI è nato a Thiene nel 1968. E' diplomato all'Accademia di Venezia in pittura, laureato in Teologia e con Magistero in Beni Culturali. Ha preso parte a mostre personali e collettive a partire dal '93 in Italia e all'estero: Vicenza, Verona, Roma, Urbino, Matera, Croazia, Irlanda, Inghilterra, Hong Kong, Taiwan e Cina. Ha sviluppato Universal Love, un progetto internazionale d'aiuto e sensibilizzazione attraverso l'arte. Dal 2012 cura e promuove lo spazio della Galleria Celeste a Vicenza. E insegnante di Storia dell'Arte e Disegno nelle scuole Superiori con esperienze nell'arte terapia. Vive e lavora a Vicenza.
Ospite speciale
HIKARI MIYATA nasce a Matsuyama (Ehime), una città dell’isola di Shikoku, nel sud del Giappone. Alla conclusione del conflitto mondiale la famiglia perde la casa in un bombardamento. Il padre, richiamato nella flotta giapponese, non fa più ritorno. La madre, rimasta con cinque figli, si trasferisce nella campagna di Ozu. Dopo il diploma di istruzione secondaria, raggiunge Tokyo per studiare e lavorare. Si laurea in Design all’Università di Chiba e lavora a Tokyo per diversi anni nel campo del design. Nel 1968 arriva la grande occasione di lavorare in Occidente e di vedere un mondo completamente diverso. Nel 1969, dopo un lungo viaggio per l’Europa, decide di lasciare il Giappone e stabilirsi in Italia. Si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e si diploma nel 1975, anno in cui si sposa con Ida Valentina Tampellini. Oltre l’attività artistica, collabora con importanti studi di architettura. Con la nascita di Sara, si trasferisce in provincia di Mantova, conosce la vita di campagna e inizia l’attività espositiva in numerose mostre personali e collettive. Vive tra Goito e San Benedetto Po.