Pino Mele
Personale di pittura di Giuseppe “Pino” Mele
La sua pittura si esplica principalmente perseguendo canoni estetici di formazione classica, in una sorta di riedizione figurativa che contempla diverse tipologie tecniche, fra le quali anche il modo espressivo prossimo allo stile dei Macchiaioli italiani.
Una rappresentazione naturalistica intesa come ispirazione e trasporto nostalgico, la traduzione in bidimensione dei luoghi cari all’artista dove sembra possano persistere i sentimenti più affettuosi, la volontà di fissare in maniera morbida le immagini e i momenti, gli sguardi e le sensazioni ... I ricordi della bellezza della natura e la sua folgorante essenza materiale e spirituale.
Le forme di Pino Mele a volte sembrano stagliarsi dentro lo spazio pittorico mantenendo una potenza strutturale importante, in altri casi manifestando una loro evaporazione fino al limite dell’inconsistenza e del sogno, presentandosi con la pelle fatta di segnature multiple che i colpi del pennello restituiscono plasticamente o di screziature materiche e ruvide distribuite con saettanti incidenze di spatola.
Paesaggi evocativi che riportano e traducono le essenze delle stagioni: inverni silenziosi dove tutto appare nell’immobilità; primavere leggere dove la sostanza delle cose si rivela attraverso dissolvenze cromatiche; estati assolate dove la luce del mezzogiorno si fa limpida e accecante; autunni in abbandono al quale affidiamo tutte le riflessioni.
Ed infine il colore, interpretato come elemento e medium di complessità psicologiche, al quale viene consegnato tutto il carico di meraviglia per una rappresentazione ormai al limite della commozione.
Pino Mele, attraverso la sua intenzione d’arte non solo ci restituisce una pittura che dispone per un abbraccio fra le Alpi e il Mediterraneo ma, anche, vuole renderci partecipi della meraviglia dei luoghi che appartengono alla sua anima generosa.