Pittura... più piano

Musica classica

... Più piano

Matteo Boato, pittore
Edoardo Bruni, pianoforte

L’interazione tra pittura e pianoforte si concretizza in questo concerto tramite un evento di improvvisazione musicale-pittorica, in cui il pianista Edoardo Bruni e il pittore Matteo Boato realizzeranno estemporaneamente una tela ed una serie di brani musicali improvvisati, prendendo spunto l’uno dall’altro, in un’alternanza di sinergie e reciproche ispirazioni. I gesti del pittore sulla tela e quelli del musicista sulla tastiera saranno i protagonisti di un happening artistico decisamente inusuale per il Festival Più Piano, prima assoluta per il nostro pubblico.

Matteo Boato nasce a Trento il 6 ottobre 1971. Si diploma nel 1992 in chitarra classica e insegna lo strumento dal 1987 al 1997 in alcune scuole musicali regionali. Nel 1997 si laurea in ingegneria civile. Nel 1998 consegue il "diploma di igiene e medicina ambientale applicato all'architettura bioecologica" (HSA di Torino). Nel 2001 ha scelto la via della pittura. Vive il dipingere come fosse un diario, un continuo raccontare della sua vita. Dipinge prevalentemente su tela o legno e ultimamente su ceramica, quello che lo suggestiona, quello che vede di accattivante dal suo vascello in volo sul mondo, quello che ama, come un'autobiografia. Una semplice e primaria necessità di espressione; un'esigenza di raccontarsi e di raccontare. Ha incontrato la pittura da bambino e continua ad essere bambino in questo considerandola il mezzo espressivo più adatto al suo fare, perchè il segno si espleta hic et nunc, esce direttamente dall'io. Il "bello" della pittura è la sua "capacità comunicativa" e Boato vede una stretta relazione tra opere pittoriche e universalità del messaggio celato dietro composizione e campiture di colore. «Per chi guarda – spiega il pittore - la tela è un punto di vista, una finestra sul mondo che sta dietro le cose e gli uomini. Per me che ne faccio uso è un luogo mentale, anzi è proprio la mia mente, il mio cielo».

Edoardo Bruni è pianista e compositore. Diplomato in pianoforte col massimo dei voti presso i Conservatori di Trento (1996, Prof. Giese) e di Rotterdam (2000, M° Delle Vigne), si è perfezionato con i M° Cohen, Berman, Schiff, Margarius. Svolge attività concertistica come pianista in Italia ed in Europa. Diplomato nel 2000 in composizione col massimo dei voti presso il Conservatorio di Trento (M° Franceschini, Galante, Colazzo), ha studiato con i M° Mullenbach, Corghi, Bacalov. Sue composizioni sono state eseguite in Italia ed all'estero. Basandosi sui principi da lui definiti e formalizzati dell'estetica della catarsi e della tecnica della pan-modalità, sta ora realizzando il progetto compositivo "Ars Modi - L'Arte del Modo", in cui propone una nuova "via di mezzo" compositiva, diversa dalle due vie che hanno predominato nel Novecento: l' "estetica del malessere - atonalità estrema" da una parte, e l' "estetica dell'ingenuità - tonalità tradizionale" dall'altra. È laureato in filosofia presso l'Università di Padova (2002) ed è dottore di ricerca in musicologia delle Università di Trento e di Paris 4 - Sorbonne (2005). Ha insegnato presso la Scuola Musicale Giudicarie di Tione ed i conservatori di Verona, Padova, Trento, Siena e Frosinone. Attualmente è docente di lettura della partitura presso il Conservatorio di Riva del Garda.


organizzazione: Associazione Sonora Mente