Più dura che petra
Dante e la musica del suo tempo: artifici ed espressionismi
David Riondino e la Reverdie
voce recitante: David Riondino
La Reverdie
Claudia Caffagni: voce, liuto
Livia Caffagni: voce, viella, flauti
Elisabetta de Mircovich: voce, viella, ribeca
Sara Mancuso: arpa, organo portativo, claviciterio
Matteo Zenatti: voce, arpa, tamburello
produzione Ravenna Festival
Qual è il “lato oscuro” della poesia e della musica europea fra Due e Trecento? A partire dalle Rime petrose che Dante compone a cavallo tra i due secoli, David Riondino e l’ensemble laReverdie guidano il pubblico attraverso un percorso che dal più aspro stile dantesco tocca le cupe atmosfere amorose del trovatore Arnaut Daniel (che Dante ricorda nel Purgatorio) assieme alle composizioni dei più celebri musicisti dell’ars nova italiana e francese – da Guillaume de Machaut a Jacob Senleches, da Francesco Landini a Jacopo da Bologna –, che al gusto per la poesia raffinata e complessa derivata dal trobar clus dei poeti provenzali uniscono l’interesse per le complessità e gli artifici metrico-ritmici, che avrebbero meritato alla loro arte l’etichetta di ars subtilior.
Si aprirà lunedì 12 ottobre alle 21.00 nella Sala Grande del Castello del Buonconsiglio la 29ª edizione di «Trento MusicAntica», festival internazionale organizzato dal Centro d'Eccellenza Laurence Feininger e dal Centro Servizi Culturali S. Chiara in collaborazione con la Provincia, l'Università degli Studi e il Conservatorio “Bonporti” di Trento. Il tema scelto per questa edizione 2015 del Festival è «Amor sacro e Amor profano - Contrasti musicali fra Medioevo e prima età moderna» con cinque concerti che spaziano dal Medioevo al Settecento e toccano aspetti rilevanti della musica sacra, come anche di quella profana.
Al periodo tra Due e Trecento è dedicato il primo concerto, Più dura che petra, un omaggio a Dante con letture di David Riondino e musiche del celebre gruppo La Reverdie legate al grande poeta.
Scrive al riguardo la musicologa Elisabetta de Mircovich: «All’interno della produzione delle Rime, che Dante Alighieri continuerà a comporre durante tutta la vita e che i critici tentarono di ordinare secondo criteri cronologici o formali, le cosiddette Rime Petrose, (2 sestine e 2 canzoni) sono databili tra il 1296 e il 1304, periodo di densa attività politica del poeta, cui già dal 1290 era mancata la presenza della Musa Beatrice. Dedicataria di queste rime è una fantasmagorica Petra, probabilmente non identificabile con una donna realmente esistita, forse invece personificazione dell’amore negato o per alcuni della filosofia, mentre il linguaggio volutamente crudo e poco armonioso prelude, secondo la critica dantesca, allo stile compositivo della prima Cantica della Divina Commedia. La sestina dantesca utilizzata nelle Rime Petrose, mutuata per quanto riguarda l’artificio poetico-matematico e l’atmosfera cupa dal “cledisat” del trovatore Arnaut Daniel, ci guida lungo questo percorso musicale dagli epigoni del Duecento agli inizi del Quattrocento. Un’esplorazione del “lato oscuro” della lirica musicale amorosa, in cui non si celebrano la primavera e il trionfo d’amore, ma l’algido inverno e la crudeltà dell’amata, l’impietoso scorrere del tempo e la speranza tradita e disillusa. Una ricerca espressiva che si discosta dal lieto e primaverile clima poetico che ambienta la prima stagione del dolce stil novo o delle prime ballate arsnovistiche, in cui la devozione del cantore è coronata dal ritorno della primavera e dal favore dell’amata. Ricerca che seleziona parole e metrica in modo espressionistico, per trovare suoni e immagini di desolazione, malinconia e rabbia.»
Programma
Francesco Landini Selvaggia fera di Diana serva
(1325ca.–1397) (Paris, Bibliothèque Nationale, fonds italien 568)
Arnauld Daniel Chanzon do•lz moz son plan e prim
(1150ca. – 1210 circa) (Milano, Biblioteca ambrosiana, R71 sup)
Anonimo veneto Involta d’un bel velo
(metà XIV sec.) (Città del Vaticano, Bibl. Ap. Vat., Codice Rossiano 215)
E. de Mircorvich Piançe la bella yguana (1995)
Jacopo da Bologna Sotto l'imperio del possente prinçe
(fl. 1335–1360) (Firenze, Bibl. Laurenziana, Med. Pal. 87, Squarcialupi; Faenza, Biblioteca Comunale, MS. 117)
Jacob Senleches La harpe de melodie
(fl. 1382–83) (Chantilly, Bibliothèque du Musèe Condè, 564)
Lucida petra
(Firenze, Bibl. Laurenziana, Med. Pal. 87, Squarcialupi
Francesco Landini D'amor mi biasmo
(Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Panciatichiano 26)
Francesco Landini Or su, gentili spirti ad amar pronti
(Firenze, Bibl. Laurenziana, Med. Pal. 87, Squarcialupi
Donna l'animo tuo pur fugge
(Firenze, Bibl. Laurenziana, Med. Pal. 87, Squarcialupi)
S’i’ ti son stato
(Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Panciatichiano 26)
Lasso! per mie fortuna
(Firenze, Bibl. Laurenziana, Med. Pal. 87, Squarcialupi)
Gilles Binchois Triste plaisir
(1400ca.-1460) (Oxford, Bodleian Library, Canon. Misc. 213)
organizzazione: Centro d'Eccellenza Laurence Feininger e dal Centro Servizi Culturali S. Chiara