Pizzica pizzica e tarantelle del sud Italia
Il percorso proposto è rivolto a tutti coloro che vogliano avvicinarsi al mondo delle danze del sud Italia, pur non avendo precedenti studi musicali o di danza.
L'obiettivo è quello di condurre gli allievi a riscoprire forme di ballo tradizionale sopravvissute fino a noi e farne proprie le figure, la storia, la gestualità e scoprire i differenti stili di ballo e la loro evoluzione contemporanea. Si riprenderà lo studio della pizzica pizzica, appresanel modulo predecente e si approfondiranno alcune tra le più note tarantelle appartenenti al sud Italia, tra cui:
“ballo sul tamburo”: (tammurriata stile agro-nocerino-sarnese) rappresenta una complessa famiglia di balli sul tamburo, caratterizzato dal suono profondo e cadenzato di una tammorra e accompagnato delle castagnette che ogni ballatore possiede. Si esegue in coppia in devozione alla Madonna e ai suoi riti di festa. Ogni area ha devozioni , canti, suonate e balli differenti.
“tammurriata avvocata”: La sola tammurriata eseguita con più tammorre contemporaneamente, il cui incedere furioso sembra un vero e proprio richiamo guerresco. E’ connesso a tale ritmo il significato di lotta proprio di questa tammurriata.
“tarantella carpinese”(Gargano): caratterizzata dalla chitarra battente, che ritma i canti, le serenate e le ninne nanne tradizionali del Gargano. Anche qui troviamo le castagnole, con cui i ballatori si accompagnano durante il ballo.
“sonu a ballu” : area Sant'Agata (tarantella calabrese). Ballo di coppia della parte meridionale della Calabria che si svolge all'interno della “rota”, cerchio composto dai presenti. Questo antico rito è regolato da un maestro di cerimonia, il “mastru i ballu” che regola e gestisce la danza al centro.
“tarantella di Montemarano” : tarantella processionaria di Montemarano (Irpinia) che viene ballata, dall'intero paese, con costumi e maschere tipici. Una vera e propria sfilata dal ritmo sempre più sostenuto che accompagna tutto il periodo del Carnevale e ne festeggia la conclusione.
Altri balli allacciati come: mazurka, polca, scozjo, valzer e quadriglia.Manuela Rorro
Attrice, educatrice professionale, insegnante. Appassionata sin da bambina al teatro, si avvicina, durante il percorso di laurea in Filosofia, allo studio attoriale.
Nel 2002 il regista, capocomico e figlio d'arte, Sergio Pisapia Fiore, la avvia al lavoro professionale, partendo dai canovacci della Commedia dell’Arte e dallo studio delle maschere legate alla tradizione popolare, scritturandola nella compagnia, per numerose tournèe in tutta Italia. La loro collaborazione prosegue tutt'ora. Nel 2009 si diploma come attrice di prosa nella “Scuola di Teatro di Bologna Galante Garrone”. Nel 2007 inizia la collaborazione con Maristella Martella direttrice di Tarantarte, un'associazione culturale che si occupa di promuovere lo studio delle danze popolari del sud Italia e del Mediterraneo.
All'interno dell'associazione Manuela organizza eventi, insegna nelle sedi stabili di Bologna e Lecce svolgendo la sua attività di insegnante anche in altre città.
Nel 2008 entra a far parte come danzatrice di “Compagnia Tarantarte - nuova danza popolare” con cui partecipa ad importanti festival tra cui “Festival OrienteOccidente” a Rovereto e il festival “La notte della Taranta” a Melpignano, “Sponz Fest”, di Vinicio Capossela. Prosegue l'approfondimento sui balli tradizionali del Sud Italia e non solo, ricercandone le forme provenienti dalle diverse regioni e stili e frequentandone i luoghi di origine.
Studia analisi del movimento con l'etnocoreologa Placida Staro.
L'esperienza teatrale accumulata in anni di lavoro come attrice, porta l'insegnante Manuela Rorro a sviluppare un metodo che prevede la rottura dei codici tradizionali; partendo dalla conoscenza del ballo rituale, esplora il movimento e la danza anche attraverso l'ausilio di nuovi linguaggi, tra cui quello teatrale e quello del teatrodanza.
Info costi, iscrizione e pagamento: