Premio nuova_scena.tn
Si contenderanno il successo nella terza edizione del concorso le Compagnie «Arditodesio», «Evoè!Teatro» e «La nuda Compagnia»
Saranno tre brevi spettacoli in forma di studio, ciascuno della durata massima di 15 minuti, con tre compagnie regionali selezionate per la partecipazione alla serata finale del «Premio nuova_scena.tn», promosso dal Centro Servizi Culturali S. Chiara in collaborazione con Teatro Stabile di Bolzano e Coordinamento Teatrale Trentino. Mercoledì 7 ottobre al Teatro Cuminetti di Trento «Arditodesio», «Evoè!Teatro» e «La nuda Compagnia» presenteranno al pubblico il loro progetto di spettacolo e la scelta del vincitore sarà effettuata, con voto espresso in forma anonima, da una giuria popolare composta da un massimo di cento persone presenti fra il pubblico. Si tratta di abbonati alla Stagione di Prosa dei Teatri di Trento e di Bolzano che hanno confermato nei giorni scorsi la propria disponibilità alla segreteria organizzativa del Premio.
Il bando di gara era stato lanciato lo scorso aprile e ben undici compagnie professionali attive in Trentino - Alto Adige avevano inviato il loro progetto di spettacolo per il quale era stata data una precisa indicazione tematica: «Il XX secolo ha visto il sorgere e il tramontare di grandi utopie; partendo dall’esperienza storica del pensiero filosofico (da Platone a Tommaso Moro a Giordano Bruno…), quale spazio si ritiene possa esservi per l’utopia nel pensiero contemporaneo?».
Fra i progetti di drammaturgia presentati, la Commissione di valutazione composta dal direttore del Centro Servizi Culturali S. Chiara Francesco Nardelli, dal direttore del Teatro Stabile di Bolzano Walter Zambaldi e dalla direttrice della rivista di teatro “Hystrio” Claudia Cannella aveva scelto – così come previsto dal bando di gara – tre finalisti:
«PALE BLUE DOT» presentato dalla Compagnia Arditodesìo
«R.U.» presentato dalla Compagnia Evoè!Teatro
«VERDE BUGIA» presentato da La nuda Compagnia
«I tre spettacoli selezionati – ha spiegato il direttore del Centro Servizi Culturali S. Chiara, Francesco Nardelli – rappresentano i tre filoni di analisi sui quali si sono sviluppati gli undici progetti presentati a concorso e incentrati, come previsto dal bando, sul tema dell’utopia: il rapporto con la natura e l’ambiente; l’utopia basata sul progresso tecnologico; l’elemento storico-contemporaneo espresso nel principio di libertà.»
La serata, che avrà inizio alle 20.30 e alla quale il pubblico potrà assistere gratuitamente, sarà condotta dalla giornalista Francesca Merz che avrà il compito di far conoscere al pubblico, attraverso le interviste ai rappresentanti delle compagnie, il percorso artistico che ha portato alla messa in scena dei tre studi teatrali affidati al giudizio della giuria.
Al termine del conteggio dei voti, che avverrà alla presenza di un notaio, sarà proclamata la compagnia vincitrice alla quale andrà un riconoscimento in denaro dell’ammontare di 5.000 euro quale contributo alla realizzazione dello spettacolo, e sarà garantita l'ospitalità dello stesso in forma completa a maggio 2016 nelle Stagioni 2015/16 del Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento e del Teatro Stabile di Bolzano. Lo spettacolo vincitore sarà anche inserito di diritto nelle proposte teatrali della stagione 2016/17 del Coordinamento Teatrale Trentino.
Le precedenti edizioni del «Premio nuova_scena.tn» hanno visto il successo della Compagnia «Macelleria Ettore» con NIP_Not Important Person nel 2013 e della Compagnia Teatrincorso/Spazio 14 con «Voci nella tempesta» nel 2014
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«PALE BLUE DOT – Pallido pallino blu»
Una rivoluzione ci salverà. Vero?
Compagnia Arditodesìo – Progetto Jet Propulsion Thetre
Un “pallido pallino blu” è un modo affettuoso di chiamare la nostra Terra e lo spettacolo affronta il tema di una rivoluzione ormai necessaria, ma oggettivamente complicata: quella che deve portare il genere umano verso una stato di sostenibilità, allontanandolo dal baratro del collasso sociale e ambientale. Il progetto si propone di trattare, con competenza scientifica, le tematiche riguardanti l'ambiente, i cambiamenti climatici, la perdita di biodiversità, l'acidificazione degli oceani. In concomitanza con la profonda crisi sociale e umanitaria alla quale assistiamo e a cui spesso partecipiamo. «PALE BLUE DOT» intende dare un contributo a quella che gli autori del progetto teatrale definiscono “la più grande Utopia di questo nuovo millennio”.
«R.U.»
Robot universale, Ragione universale, Ragione e Utopia,
Rivoluzione e Utopia, Rivoluzione universale, Ricerca utopica ...
Compagnia Evoè!Teatro
Il progetto drammaturgico è liberamente ispirato a R.U.R., dramma utopico di Karel Ĉapek fantascientifico e visionario che ipotizza il raggiungimento di un mondo migliore tramite la liberazione dalla fatica del lavoro attraverso la creazione di forme di intelligenza artificiale. A quasi un secolo dalla scrittura di questo testo, il mondo ha però visto lo sviluppo concreto di “utopie” che hanno prodotto conseguenze disastrose e, al tempo stesso, lo sviluppo della tecnologia ha assunto dimensioni tali da poter immaginare il dominio dell'uomo da parte della macchina. Ora che abbiamo dimenticato il motivo per il quale abbiamo iniziato a sviluppare la tecnologia, c'è ancora spazio per un'utopia razionale? E dove intende andare lo sviluppo tecnologico? Gli autori di questo spettacolo ci suggeriscono di staccare momentaneamente la spina.
«Verde bugia»
La nuda Compagnia
Anna, ormai novantenne, rivive la storia della propria vita, fatta di molte speranze tragicamente spezzate. La fine di Rodolfo, il ragazzo che amava e con il quale aveva condiviso gli ideali della Resistenza, trucidato dai nazisti. E la morte altrettanto tragica di suo marito Giacomo rimasto vittima di una sparatoria, negli anni delle lotte studentesche, nel tentativo di proteggere la loro figlia, Laura. La vita di Anna è stata ferita dalla perdita dei suoi amori, per la rivoluzione, per la pace e la libertà, per la speranza di un mondo migliore. Ma è stata resa difficile anche da un tradimento e da una paternità mai svelata. In tutti questi anni il mondo è rimasto uguale, ma la sua vita è stata distrutta. Perché sono la violenza e la guerra l'unica costante della Storia. E la pace è una pura utopia.
Ingresso gratuito
organizzazione: Centro Servizi Culturali S. Chiara