Presentazione dei libri: Censura. I casi più clamorosi - Montanelli e il cavaliere
Marco Travaglio presenta:
"Censura. I casi più clamorosi, da Biagi a Guzzanti, Deaglio, Santoro, i TG e molti altri" e "Montanelli e il cavaliere. Storia di un grande e di un piccolo uomo".
Marco Travaglio e Peter Gomez, Censura. I casi più clamorosi, da Biagi a Guzzanti, Deaglio, Santoro, i TG e molti altri, Rizzoli, 2004
Il libro ricostruisce i più clamorosi casi di censura televisiva degli ultimi due anni, perpetrati dal centro-destra, spesso nell'inerzia del centro-sinistra. Tutto ricostruito con documenti inediti e interviste ai protagonisti. Si parte dall'occupazione della Rai da parte degli uomini Mediaset e si prosegue con il caso Enzo Biagi, "reo" di aver intervistato Indro Montanelli e Roberto Benigni in campagna elettorale. Oggi negli studi de "Il fatto" si girano le telepromozioni. E poi Michele Santoro e la squadra di "Sciuscià", smembrata e "mobbizzata". Si racconta di Daniele Luttazzi, Massimo Fini, giornalista non certo di sinistra ma libero e anarchico, di Sabina Guzzanti, di Enrico Deaglio. E poi ancora: Paolo Bonolis, Paolo Rossi, Giovanni Minoli, le censure ai TG...Dietro la cronaca giornalistica, i due autori scandagliano il fondo delle verità taciute sull'informazione TV.
Marco Travaglio, Montanelli e il Cavaliere. Storia di un grande e di un piccolo uomo, Garzanti, 2003
Montanelli e il cavaliere; un'opera che vuole descrivere realisticamente attraverso citazioni, atti e documenti, la figura di uno dei maggiori esponenti del giornalismo italiano: "Di Montanelli - spiega Travaglio - sono state scritte biografie che lo hanno dipinto in maniera diversa da come era, da autori che possiamo definire cerchiobottisti o più semplicemente paraculi". Travaglio non vuole interpretare Montanelli, ma vuole descriverlo per quello che è stato realmente, analizzando la storia dell'ultimo decennio caratterizzato da diversi tentativi di oscurare la migliore firma giornalistica nel panorama italiano. Il libro racconta il rapporto di Montanelli con il cavaliere Berlusconi; un rapporto professionale fatto di alti e bassi, soprattutto di bassi.