Presentazione del libro: Ho dato voce ai poveri
Presentazione del libro: Ho dato voce ai poveri. Dialogo con i giovani di Ryszard Kapuciñski, Il Margine
Introducono
Alberto Conci curatore del libro, Natalina Mosna e alcuni studenti
che hanno intervistato il grande scrittore reporter
LAutore. Nato a Pinsk, nella Polonia orientale (poi divenuta Bielorussia), nel 1932, dopo gli studi a Varsavia ha lavorato fino al 1981 come corrispondente estero dell'agenzia di stampa polacca PAP. Autore di numerosi libri-reportage che lo hanno reso famoso. Si ricordano: "La prima guerra del football e altre guerre di poveri" (2002), "Il Negus: splendore e miserie di un autocrate" (1983), "Imperium" (1994), "Lapidarium: in viaggio tra i frammenti della storia" (1997), "Ebano" (2000), "Shah-in-shah" (2001), "Viaggi con Erodoto" (2004).
Negli anni Ottanta e Novanta si dedica alla poesia e alla riflessione. Inizia con la raccolta poetica "Notes" (1986) e continua con la serie di cinque volumi di "Lapidarium" iniziata nel 1990 e proseguita tra il 1995 e il 2002. Nel 2004 è "Taccuino d'appunti".
Il Libro. Ryszard Kapuscinski, autore di memorabili reportage dall'Africa, dall'Asia, dal Sudamerica - tradotti in trenta lingue (in Italia è pubblicato da Feltrinelli) - incontra a Bolzano, nell'ottobre del 2006, nel suo ultimo viaggio (il grande reporter polacco muore nel gennaio 2007), un gruppo di studenti trentini che avevano letto e discusso i suoi libri. Ne nasce un dialogo intenso e sincero che affronta i grandi temi del nostro tempo: la globalizzazione, l'incontro-scontro tra le culture, l'urgenza della reciproca comprensione, la povertà e le disuguaglianze, la democrazia, la rivoluzione, la vita quotidiana dell'umanità semplice ignorata dai media, il dominio di internet; e poi il deserto, il silenzio, il caldo torrido, il freddo paralizzante, Dio, la poesia, la guerra,...
Quasi un «testamento morale».
Con la prefazione di Alicja Kapuscinska, vedova dello scrittore, e l'introduzione di Paolo Rumiz, inviato di «Repubblica».
«Nell'ottobre 2006 ha visitato di nuovo l'Italia. Proprio allora, durante la visita a Bolzano, ha incontrato i giovani e, come diceva, è stato uno degli incontri più belli della sua vita». Alicja Kapuscinska
«Il maestro era felice, adorava stare tra i giovani, lontano dalle telecamere. Costruì il suo cenacolo intorno alla stufa...». Paolo Rumiz
organizzazione: Musei di Ronzone