Presentazione del libro "I sette peccati capitali dell'economia italiana"
Pochi osservatori economici sanno raccontare perchè nel nostro paese la crisi sembra non finire mai: Carlo Cottarelli è uno di loro.
Nato a Cremona nel 1954, laureato a Siena ed alla London School of Economics, ha lavorato in Banca d’Italia, Eni, e dal 1988 al 2013, al Fondo monetario Internazionale.
È stato per un anno Commissario straordinario per la revisione della spesa ed incaricato dal Presidente Mattarella lo scorso anno della formazione del governo.
La nostra economia è cresciuta pochissimo negli ultimi vent’anni, accelerando un poco nel 2017, quando anche tutti gli altri Paesi hanno accelerato.
“Se fosse una corsa ciclistica” scrive Carlo Cottarelli “sarebbe come rallegrarsi di andare più veloci senza accorgersi di avere iniziato un tratto in discesa. In realtà , anche in discesa il distacco dal gruppo sta aumentando. Ed ora la discesa sembra finita.”
Sembrano esserci dei mali perenni che affliggono la nostra economia: i sette vizi capitali dai quali essa non riesce ad emendarsi:
l’evasione fiscale, la corruzione, l’eccesso di burocrazia, la lentezza della giustizia, il crollo demografico, il divario tra Nord e Sud del paese, la difficoltà della nostra economia a convivere con l’euro.
L’arcivescovo Fulton J. Sheen sosteneva che “c’è a questo mondo una sola cosa peggiore del peccato: negare di essere peccatori”.
Il libro di Carlo Cottarelli parte dal riconoscimento dei nostri peccati per provare ad affrontarli, nella convinzione che essendo i sette peccati strettamente collegati fra di loro, potremmo cominciare ad affrontarne uno per cancellarli tutti.
“I sette peccati capitali dell’economia italiana” è pubblicato da Feltrinelli come i precedenti “La lista della spesa” e “Il macigno”, sul debito pubblico.
Cottarelli, oggi direttore del nuovo Osservatorio conti pubblici italiani dell’Università Cattolica di Milano, ci racconta i sette peccati capitali che bloccano il nostro paese in un incontro da non perdere.
organizzazione: Libreria Arcadia