Presentazione del libro: Mandami a dire
Libro d'agosto
16/9/2005
C'è attesa a Predazzo per il responso che i 300 lettori del Premio Campiello daranno sabato sera alla Fenice di Venezia dove si terrà la 43ª edizione del premio voluto dagli industriali del Veneto.
I lettori di Predazzo lo metteranno infatti a confronto con il proprio parere sui 5 libri finalisti del prestigioso premio veneziano espresso il 20 agosto nel corso della "festa dei lettori
secondo noi!" svoltasi presso la casa della gioventù di Predazzo dove una sessantina di persone dai 17 agli 84 anni, ospiti e valligiani, hanno scelto con quasi il 50% dei consensi i brevi ma intensi racconti del triestino Pino Roveredo raccolti nel libro edito da Bompiani "Mandami a dire". 27 le preferenze a Roveredo su 56 schede valide, mentre Antonio Scurati con "Il sopravvissuto" sempre di Bompiani ne ha ottenuti 14. 12 preferenze sono andate a Raffaele Nigro con il suo "Malvarosa" di Rizzoli, mentre Ennio Cavalli e i suoi "Quattro errori di Dio" si è dovuto accontentare di 2 consensi e Gianni Celati con "Fata morgana edito da Feltrinelli di uno solo.
La serata di sabato in programma al Gran Teatro La Fenice di Venezia sarà trasmessa da Rai Uno dopo la mezzanotte e sarà condotta anche quest'anno da Bruno Vespa.
Intanto gli organizzatori della "Festa dei lettori
secondo noi" hanno già invitato Pino Rovereto a presentare il proprio libro a Predazzo venerdì 23 settembre alle ore 21 presso l'aula magna del municipio. Allo scrittore friulano non verrà assegnato alcun premio, ma sarà sicuramente un interessante incontro con i lettori che, al di là dei premi parassiti o non e delle polemiche dello scorso anno, hanno preferito i suoi racconti ad altri 4 romanzi. Qualunque sia il risultato di Venezia. Lo scopo dell'iniziativa è infatti quello di promuovere la lettura, creando attenzione e curiosità attorno ai libri di questo premio che a Predazzo era diventato di casa. Sarà anche un'occasione per parlare con Pino Roveredo di questa sua prima esperienza lagunare
18/9/2005
Sabato 17 settembre. Vittoria ex equo per i libri di Roveredo (Mandami a dire) e Scurati (Il sopravvissuto), entrambi editi da Bompiani
Pino Roveredo, Mandami a dire, Bompiani, 2005
I suoi racconti sono veri piccoli capolavori.
Claudio Magris
Dolce tesoro mio, come stai? Anche oggi ti ho cercata al telefono e tu non ceri, ma lì, nella tua lontananza, ti trattano bene? Mi raccomando: se solo ti sfiorano un capello, tu mandami a dire.
I personaggi di Roveredo vivono spesso ai margini della vita o nellombra; egli ne racconta con partecipe affetto e rispetto le violenze anche brutali e le umiliazioni subite, gli sbandamenti o le canagliate ma anche il generoso e spavaldo coraggio, le piroette e i capitomboli con cui essi cercano di sfuggire alla morsa della vita, i sogni ingenui ma potenti che li portano aldilà dei confini del reale. Questa familiarità con la debolezza e insieme con la sacralità dellesistenza è irriverente, perché non arretra dinanzi ad alcuna anche impudica o imbarazzante miseria e non sinchina ad alcuna solennità, ma la tira giù dal piedistallo, dando del tu o anche peggio al Padreterno e mostrando i rattoppi nei calzoni o i buchi nelle calze della vita."
dallintroduzione di Claudio Magris
Pino Roveredo è nato nel 1954 a Trieste da una famiglia di artigiani: il padre era calzolaio. Dopo varie esperienze ( e salite) di vita, ha lavorato per anni in fabbrica. Operatore di strada, scrittore e giornalista, collaboratore del Piccolo di Trieste, fa parte di varie organizzazioni umanitarie che operano in favore delle categorie disagiate. Tra le sue opere, Capriole in salita (1996), La città dei cancelli (1998), Schizzi di vino in brodo (2000), da cui lui stesso ha tratto una stesura teatrale rappresentata al Festival di Lodi.
organizzazione: Biblioteca Comunale di Predazzo