Presentazione del volume Atti convegno Paris Lodron e la musica del suo tempo

Convegno

35° Festival di Musica Sacra

Mercoledì 31 maggio alle ore 18.00 presso la Sala stampa del Comune di Trento a Palazzo Geremia, il prof. Francesco Luisi dell'Università di Parma, presenterà gli Atti del convegno Paris Lodron e la musica del suo tempo, convegno tenuto a Rovereto presso la sala conferenze del MART nel dicembre del 2003. Il volume dal titolo "La Policoralità in Europa al tempo di Paris Lodron - Missa Salisburgensis: Biber contra Benevoli", curato da Antonio Carlini, Danilo Curti-Feininger e Siegfried Gmeinwieser rientra nella collana musicologica della "Biblioteca Musicale Laurence K.J. Feininger" curata dalla Soprintendenza per i Beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento.
Il convegno di studi di cui il volume dà ragione, organizzato dalla Provincia Autonoma di Trento all'interno delle manifestazioni celebrative per il 350° della morte del principe vescovo di Salisburgo Paris Lodron, aveva richiamato a Rovereto alcuni dei più autorevoli studiosi dello stile policorale del mondo. Legata alla sua personalità e alla città di Salisburgo è infatti la stesura della partitura musicale più grande della storia della musica, quella "Missa Salisburgensis" a 54 voci che proprio Laurence Feininger a Trento provvedeva a rendere più ampiamente nota attraverso una stampa anastatica inserita nell’Opera Omnia del compositore romano Orazio Benevoli.
Nell'occasione del convegno, il Festival di Musica Sacra, proponeva a Villa Lagarina la prima esecuzione italiana della "Missa Salisburgensis" per opera della "Stagione Armonica" di Padova diretta da Sergio Balestracci, con registrazione discografica allegata successivamente alla rivista "Amadeus" e diffusa in tutta Italia. Le relazioni raccolte nel volume cercano di indagare non solo le motivazioni della scrittura di una simile partitura e il nome del suo autore (Benevoli secondo Feininger e la scuola italiana, Biber secondo gli ultimi studi di Hintermaier e la musicologia tedesca), ma ricostruiscono il contesto europeo nel quale lo stile grandioso della policoralità prendeva forma. Vengono così descritte non solo le tradizioni policorali di Roma, Salisburgo e Trento, ma pure quelle di Milano, Verona e tanti altri centri della Mitteleuropa che pure proponevano partiture a più cori per legare i nuovi grandiosi spazi architettonici ad un nuovo linguaggio musicale.
I contributi pubblicati nel volume sono di: Antonio Carlini (Conservatorio di Brescia), Danilo Curti-Feininger (Trento), Siegfried Gmeinwieser (Università di Ratisbona), Romano Vettori (Conservatorio di Foggia), Ernst Hintermaier (Università di Salisburgo), Sergio Balestracci (Conservatorio di Padova), Gunther Morche (Università di Heidelberg), Klaus Fischer (Università di Pavia), Christian Speck (Università di Coblenza), Salvatore de Salvo Fattor (Rovereto). Il volume viene presentato all'interno del cartellone 2006 del Festival regionale di Musica Sacra.


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