Presentazione del volume: Guida all'Archivio del '900: biblioteca e fondi archivistici

Convegno

Mercoledì 2 aprile verrà presentato alle 17, presso la biblioteca comunale di Trento, in via Roma, il volume Guida all’Archivio del ‘900 : biblioteca e fondi archivistici, editato dalla Skira di Milano per conto del Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto (MART).

Si tratta di una pubblicazione che descrive sistematicamente ed illustra il patrimonio bibliotecario ed archivistico del MART così come si presenta allo stato attuale, dopo 15 anni dalla legge istitutiva del MART ed al momento in cui apre al pubblico anche biblioteca ed archivi nella nuova sede del Polo Musale.
Il patrimonio librario ed archivistico che il museo mette a disposizione degli studiosi, è sicuramente imponente.
Per quanto riguarda la biblioteca si tratta di una massa di pubblicazioni specialistiche nel campo dell’arte moderna e contemporanea (con una particolare attenzione per quello che riguarda le vicende delle avanguardie novecentesche, a partire dal futurismo) di circa 60.000 pezzi. Vi si possono trovare gli strumenti di consultazione più aggiornati, una gran quantità di cataloghi di mostre tenute da musei e gallerie di tutto il mondo, guide delle più importanti collezioni d’arte moderna e contemporanea, ma anche editoria originale futurista e molte biblioteche appartenute ad artisti, architetti e studiosi (dei quali in genere il MART conserva anche gli archivi).
Ma anche la massa di documentazione archivistica raccolta a partire dall’archivio di Fortunato Depero è molto significativa. Oltre a quello di Depero infatti, sono pervenuti al MART altri archivi di personaggi fondamentali dell’avventura futurista come Gino Severini e Carlo Carrà (fra i fondatori del movimento), archivi di esponenti dell’architettura razionalista operanti fra le due guerre come Libera (documentazione relativa alla villa Malaparte di Capri), Mansutti e Miozzo, Sottsass, architetti in rapporto di collaborazione con i futuristi come Mazzoni (autore anche della stazione di Trento), ed archivi di figure importanti per la critica d’arte novecentesca come il roveretano Carlo Belli, teorico dell’astrattismo, o come Grubicy critico militante e sotenitore dei pittori divisionisti, molto vicino a Segantini.
I fondi sono stati descritti seguendo gli standard descrittivi internazionali, cosa che fa di questa pubblicazione anche un’occasione di confronto metodologico sulle procedure di conservazione e promozione di beni culturali importanti ma difficili come archivi e complessi librari d’origine privata.
La presentazione della pubblicazione – organizzata dalla biblioteca comunale di Trento – sarà introdotta dal professore di archivistica dell’Università di Trento Andrea Giorgi e da quello di storia dell’arte Andrea Bacchi, e sarà presente lo staff del MART che ha lavorato alla redazione della guida