Presentazione del volume: I chirotteri del Parco - biologia, ecologia e distribuzione

Convegno

Mercoledì 24 maggio 2006 avrà luogo a Trento, presso l’Aula magna del Museo Tridentino di Scienze Naturali alle ore 20.45 la presentazione del volume di Paolo Paolucci e Miriell Martini: I chirotteri del Parco - biologia, ecologia e distribuzione.
Il volume curato da Paolo Paolucci, tecnico presso il Dipartimento di Agronomia ambientale e produzioni vegetali dell’Università di Padova e Miriell Martini, ricercatrice presso l’Accademia europea EURAC di Bolzano, rappresenta il settimo contributo alla collana editoriale i “Quaderni del Parco” con la quale si vuole proporre all’attenzione del pubblico una serie di ricerche e lavori che contribuiscono ad arricchire la conoscenza del territorio e della realtà storica, ambientale ed economica del Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino.
Alla presentazione sarà presente Luigi Masutti, autore della Prefazione del volume.

In concomitanza con l’uscita del volume “I chirotteri del Parco - biologia, ecologia e distribuzione” è aperta presso Villa Welsperg (Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino) fino al 31 ottobre 2006 la mostra: Pipistrelli – Misteriosi, fantastici… da proteggere. (Info: tel. 0439 64854)
Si tratta di un’esposizione interattiva sui pipistrelli proveniente dal Museo di Scienze Naturali di Olten - Svizzera, arricchita da una sezione che approfondisce le ricerche che il Parco ha condotto in questi ultimi cinque anni e che getta luce sulla presenza di questi straordinari mammiferi nel nostro territorio.

Alcune note sul volume
Tra i vertebrati della nostra fauna, i pipistrelli sono probabilmente i meno conosciuti e, forse, anche i meno amati. Le forme strane, e a volte non proprio belle del muso, le abitudini notturne, il fatto che si rifugiano in luoghi oscuri e umidi, il modo di volare, sono argomenti sufficienti per far nascere leggende e alimentare superstizioni prive tuttavia di una qualunque verità.
Si tratta invece di animali tra i più interessanti per il loro modo di vita e per la loro ecologia e tra i più minacciati dal “progresso” dell’uomo moderno.
Basti pensare, ad esempio, alla loro capacità di volare altrettanto bene degli uccelli, grazie alla straordinaria trasformazione degli arti anteriori e, in particolare, delle ossa della mano: d’altro canto il termine che definisce il loro ordine, “Chirotteri”, significa proprio “volatori con le mani”.
Un altro loro particolare ed interessante adattamento è la possibilità di trascorrere l’inverno in letargo, riducendo al minimo le funzioni fisiologiche, abbassando la temperature corporea e risparmiando così le energie. I costumi riproduttivi sono anch’essi piuttosto singolari: gli accoppiamenti avvengono in molti casi in autunno mentre la nascita dei piccoli avviene in primavera, consentendo così alle madri e ai cuccioli di disporre di cibo vario e abbondante. In altri casi, piccoli mammiferi della taglia dei nostri pipistrelli, come i roditori ad esempio, danno alla luce un numero elevato di figli e il loro ciclo vitale si conclude nell’arco di una decina di mesi; non così per i chirotteri, che si riproducono una sola volta all’anno, danno origine quasi sempre ad un unico piccolo e possono raggiungere la veneranda età di 20 anni: un vero record per un mammifero di 12 g di peso!
Tutti i nostri pipistrelli utilizzano un sofisticato sistema di orientamento, chiamato ecolocazione; adattamento che, se non proprio unico nel mondo dei vertebrati – basti pensare ai cetacei - nei chirotteri si è evoluto in maniera mirabile al punto di consentire loro di volare con sicurezza nel buio più assoluto, di rilevare ostacoli tra i più minuti e di individuare nell’oscurità le loro prede; in alcune specie il sistema è così ben congeniato che consente loro di “percepire” persino prede perfettamente immobili.

Certamente l’aspetto di molti di essi non è tra i più accattivanti; ma come sempre succede in natura, tutto ha una funzione. Così le pliche fogliacee dei pipistrelli ferro di cavallo servono per emettere ultrasuoni ad elevata frequenza e a captarne gli echi riflessi negli spazi angusti delle grotte dove vivono, e le enormi orecchie dei pipistrelli orecchioni sono perfette per “sentire” gli insetti nascosti nel fitto delle fronde.
Questi e molti altri sono gli argomenti trattati nella prima parte di questo libro che insegna pure a convivere con i pipistrelli, accettarli come ospiti delle nostre soffitte e dei nostri giardini e invitarli ad occupare i rifugi per loro predisposti; non dimentichiamo che la maggior parte dei pipistrelli è minacciata di estinzione e che tutte quelle europee godono di speciali tutele legali, sia a livello locale sia a livello internazionale. Purtroppo però proteggere le singole specie non è sufficiente a scongiurarne le minacce che più spesso sono legate alla distruzione o alla modificazione del territorio e degli ambienti in cui vivono.
Nella seconda parte del libro sono presentati i risultati della ricerca sulla Chirotterofauna del Parco di Paneveggio Pale di San Martino, svolta dagli autori dal 2001 al 2005 con la supervisione scientifica di Luigi Masutti, professore ordinario di Zoologia forestale, venatoria e acquicoltura dell’Università di Padova, autore tra l’altro della prefazione. Le diverse specie rinvenute nel corso degli studi sono trattate con esaurienti note, riguardanti la loro distribuzione nel Parco, la biologia e l’ecologia e corredate da numerose tavole a colori e cartine di distribuzione.
Le relazioni tra i diversi pipistrelli e alcuni tipici ambienti del Parco sono l’argomento di un ulteriore, specifico capitolo: dai fondovalle sino alle praterie d’alta montagna, dalle scure peccete ai luminosi prati dei pendii assolati e miti, gli autori accompagnano il lettore a scoprire le diverse specie di pipistrelli che compongono le diverse, a volte ricche chirotterofaune.
Un’ultima sezione è dedicata infine al riconoscimento in natura delle specie sinora osservate nel territorio protetto: sono di aiuto le note sul modo di volare, sulle dimensioni, la forma delle ali ecc. nonché le tavole che illustrano la silhouette delle varie specie.
Un volume di 128 pagine, illustrato con oltre un centinaio di foto e di disegni originali a colori e in bianco e nero per conoscere meglio questi strani mammiferi che animano le nostre sere d’estate.

I numeri dei pipistrelli
I pipistrelli, animali affascinanti quanto sconosciuti, vulnerabili e perseguiti sono anche utili ma inesorabilmente sempre più rari. Metà delle specie sono in pericolo di estinzione, nel mondo, in Europa e in Trentino Alto Adige, in Veneto 1 sola specie non è nella lista rossa.
Quello dei chirotteri, con quasi 1000 specie, è il secondo ordine dei Mammiferi dopo i Roditori. 1 mammifero su 4 è un chirottero.
I chirotteri, animali antichissimi, sono gli unici mammiferi in grado di volare, e il più piccolo mammifero esistente al mondo è 1 chirottero.
“Vedono” con le orecchie, possono vivere 20 anni, sono preziosi bio-indicatori. Incredibili sterminatori di insetti riescono a cacciare fino a 3000 insetti per notte, e possono quasi di ibernarsi raggiungendo durante il letargo una temperatura prossima allo 0°C.