Presentazione del volume: Il mondo di Sergio

Convegno

Giovedì 3 aprile 2008, alle ore 17,00, presso la Sala Conferenze della Facoltà di Giurisprudenza, avrà luogo la presentazione del volume "Il mondo di Sergio" di Mauro Paissan (Fazi Editore, 2008)

Intervengono:

Fabrizio Franchi, Presidente dell'Ordine dei Giornalisti del Trentino Alto-Adige;
Paola Venuti, Professore straordinario presso il Dipartimento di Scienze della Cognizione e della Formazione dell'Università degli Studi di Trento;
Giovanni Pascuzzi, Professore ordinario presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell'Università degli Studi di Trento.
l'autore Mauro Paissan, componente dell'autorità garante per la protezione dei dati personali

Sergio, gravemente autistico, viene ucciso dal padre.
Il presidente Napolitano concede la grazia.
Trentanove anni di affetto, violenze e solitudine.
Alle ore 20.30 del 13 giugno 2003, in via Lucrino, a Roma, Sergio Piscitello – 39 anni – viene ucciso con due colpi di pistola dal padre settantacinquenne, Salvatore.
Tre anni dopo, il 30 novembre 2006, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano concede la grazia al padre della vittima. È uno dei primi provvedimenti di clemenza del Capo dello Stato, a pochi mesi dalla sua elezione. Prima di quei due colpi di pistola, c’è stata un’intera famiglia prigioniera per quasi quarant’anni di un figlio e del suo grave disturbo, l’autismo, spietato come pochi nell’imporsi su ogni piega della vita domestica e quotidiana. Sordomuto e autistico, chiuso a doppia mandata in un mondo tutto suo, Sergio esplode in frequenti quanto improvvisi accessi d’ira e violenza: calci e pugni al padre e alla madre Elvira, lancio di oggetti, autolesionismo. A provocare questi attacchi basta un televisore difettoso, qualche banale imprevisto che interferisca con la rigida, spietata routine che imprigiona il ragazzo, o con quella che è la sua unica grande passione: i film e la raccolta di videocassette. A casa e fuori, i Piscitello devono affrontare i colpi di una sindrome ancora poco studiata, i pregiudizi che l’accompagnano, il disinteresse e l’incompetenza delle istituzioni. Nulla rimane della loro fiducia nelle terapie proposte da differenti scuole mediche che si fanno la guerra a spese dei malati. Tra luminari che scambiano la sordità totale per “superudito”, viaggi della speranza all’estero, elettroshock e logopedisti, la vita sociale e l’unità della famiglia si disgregano inesorabilmente.
In queste pagine dure e sincere, Mauro Paissan racconta la storia di una famiglia abbandonata a se stessa, che ha visto il proprio amore trasformarsi in dolore, e la propria solitudine in tragedia.


organizzazione: Università degli Studi di Trento Facoltà di Giurisprudenza Dipartimento di Scienze Giuridiche