Presse di Libertà

Le attività del Laboratorio Arte Grafica della Biblioteca civica di Rovereto

Incontri e convegni

Interverranno: Giulia Robol, Vicesindaca del Comune di Rovereto, Renzo Monte, Gianmario Baldi e Danilo Curti.

La Biblioteca civica e il Laboratorio Arte Grafica “Il Riccio” propongono un’iniziativa volta a far conoscere l’attività del laboratorio situato al piano interrato di Palazzo Annona della civica biblioteca.
Lo spazio è animato da un gruppo di volontari che, grazie alla loro mansione lavorativa, hanno appreso le tecniche di stampa con i caratteri mobili e di funzionamento delle antiche “presse” (torchi da stampa) che dalla metà del quattrocento hanno caratterizzato il lavoro tipografico fino all’avvento delle tecniche digitali e fotografiche degli ultimi vent’anni.
Con le antiche “presse” si sono impressi a mano una decina di opuscoli in due collane: “Autori per il Riccio” e ”Iconografia roveretana”. Fra questi ricordiamo il saggio di Luciano Canfora dal titolo Fine della Storia, il racconto di formazione di Luigi Lambertini Ciao Riva con le illustrazioni di Silvio Cattanei.

Nell’occasione sarà presentata la "Guida al Laboratorio di Arte Grafica il Riccio", curata da Renzo Monte, che da conto non solo dell’attività ma anche delle antiche macchine tipografiche in uso al laboratorio raccolte grazie alla collaborazione e generosità di molti donatori.

Nella serata verrà illustrata anche la donazione di Luigi Lambertini fatta alla città di Rovereto. Luigi Lambertini, giornalista dal 1954, ha scritto per le più importanti testate nazionali come il “Resto del Carlino”, “Il Giornale” di Indro Montanelli e il “Corriere della sera”. Ha fondato la sede Rai di Trento ricoprendo anche il ruolo di Capo struttura Rai presso la sede centrale di Roma. Lambertini per il profondo legame con il Trentino e Rovereto ha voluto donare alla Biblioteca civica - la sua Biblioteca contiene circa 7000 volumi (donati per iniziativa di Silvio Cattani, preside del’Istituto don Milani), il suo archivio e la sua raccolta d’arte.
In particolare l’archivio raccoglie la documentazione sugli artisti che hanno caratterizzato il dibattito culturale sull’arte e la cultura della nostra penisola dal secondo dopoguerra ad oggi, gli articoli editi sui quotidiani nazionali che costituiscono dei veri saggi sul dinamismo artistico italiano del periodo postbellico, e la documentazione delle trasmissioni Rai da lui curate. La sua collezione d’arte circa 140 opere fra cui Morandi, Carrà, Melotti, Fontana ecc. sono la testimonianza del profondo legame che si è creato fra il critico d’arte e i protagonisti dei movimenti artistici del nostro tempo.
Questa documentazione costituisce una fonte indispensabile per conoscere le trasformazioni della nostra società nel secondo Novecento e uno strumento per giovani studiosi e ricercatori che intendono affrontare questi studi.