Prima dei Dinosauri: 250 milioni di anni fa, i grandi rettili delle Dolomiti
I confini tra Trentino ed Alto Adige nascondono una delle gole più selvagge dEuropa.
Percorso dal Rio delle Foglie (Bletterbach), il Canyon del Bletterbach/Butterloch è dominato dal Corno Bianco (Weisshorn), un anfiteatro naturale di strati rossastri che si perdono nel candore delle dolomie.
Il folto bosco di abeti che caratterizza i dintorni di Redagno ed Aldino è bruscamente interrotto dalla ferita incisa nelle rocce dal torrente: gli alberi si diradano, lasciando ben presto lo spazio ad un regno di rocce ed acqua.
Nel corso del tempo il rio ha scavato la montagna portando alla luce testimonianze che risalgono ad un tempo remoto, quando i dinosauri non erano ancora divenuti i dominatori della terra.
A partire dai primi anni del 1900, generazioni di studiosi si sono avvicendati tra le rocce di questo angolo di Dolomiti, alla scoperta di un affascinante passato.
Nel 1973, un gruppo di ricercatori guidati da Piero Leonardi, iniziò una lunga serie di campagne di ricerca che durarono per quasi venti anni. Centinaia di reperti furono faticosamente recuperati dal letto del torrente e dalle ripide pareti della gola, trasportai a valle, restaurati e studiati.
Oggi, sappiamo che la gola del Bletterbach rappresenta il più importante giacimento mondiale di tracce di animali di un lontano periodo che i geologi chiamano Permiano (circa 260 milioni di anni fa). Orme della stessa età provengono da pochissimi altri luoghi al mondo e quelle del Bletterbach sono di gran lunga le più abbondanti e diversificate di tutte.
A trenta anni dalla prima campagna di studio dedicata esclusivamente alla ricerca di queste tracce, il Comune di Cavalese, in collaborazione con il Museo Tridentino di Scienze Naturali, il Museo di Paleontologia dellUniversità La Sapienza di Roma, il Museo di Geologia di Predazzo ha voluto con questa mostra, portare alla conoscenza del grande pubblico ciò che gli studiosi hanno scoperto.
Viene esposta per la prima volta una selezione dei migliori reperti mai rinvenuti e attraverso una serie di pannelli didascalici, è proposto un viaggio nelle Dolomiti di 260 milioni di anni fa; un tempo in cui un vasto deserto si estendeva al posto delle imponenti guglie di dolomia. Un tempo in cui grandi e piccoli rettili ora estinti hanno lasciato traccia di se pietrificata nel cuore delle montagne.
organizzazione: Comune di Cavalese Assessorato Cultura e Turismo - Museo Tridentino di Scienze Naturali