Primo sangue

Amélie Nothomb, scrittrice di culto in tutto il mondo, è nata a Kobe, il porto del Giappone, nel 1967 da genitori entrambi diplomatici, oggi vive tra Bruxelles e Parigi.

Seguitissima non solo in Francia – dove ha esordito nel 1992 con ‘Igiene dell’assassino’, il romanzo che l’ha subito imposta – Nothomb scrive un libro l’anno, scalando a ogni uscita le classifiche di vendita.

‘Primo sangue’, il romanzo che presenterà in questo esclusivo tour italiano che prevede la data di Rovereto incuneata fra quella di Milano e quella di Venezia, è fra i più personali che mai abbia scritto: è dedicato a suo padre, Patrick Nothomb, morto di cancro il 17 marzo del 2020, primo giorno di lockdown e Amélie non potè visitarlo per un ultimo saluto.

Nel libro ne recupera una parte di vita, offrendocene una biografia che lo racconta fino ai suoi anni africani, quando giovane console belga stava per essere fucilato dai ribelli congolesi.

‘Primo sangue’, suo trentesimo romanzo, si è aggiudicato il Prix Renaudot 2021.Innumerevoli gli adattamenti cinematografici e teatrali ispirati ai suoi romanzi e i premi letterari vinti, tra cui il Grand Prix du roman de l’Académie Française e il Prix Internet du Livre per ‘Stupore e tremori’, il Prix de Flore per ‘Né di Eva né di Adamo’, e due volte il Prix du Jury Jean Giono per ‘Le Catilinarie’ e ‘Causa di forza maggiore’.

‘Sete’, uscito in Francia nel 2019, è arrivato secondo al Prix Goncourt dello stesso anno.

Tutti i suoi libri sono pubblicati in Italia da Voland.