Processione votiva di Santa Maria Assunta

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La città di Riva del Garda si appresta a rinnovare la solenne celebrazione votiva di Santa Maria Assunta: mercoledì 15 agosto alle 10 la Messa officiata nella chiesa arcipretale dal decano di Riva del Garda, monsignor Giovanni Binda, a seguire la processione lungo le vie del centro storico con la preziosa statua quattrocentesta della patrona, presenti il sindaco Adalberto Mosaner e la Giunta municipale, e un’ampia rappresentanza del Consiglio comunale, della Comunità di Valle, delle forze dell’ordine, della polizia locale e delle associazioni combattentistiche e d’arma. La cittadinanza è invitata.

Era il giorno di Ferragosto del 1944, da poche settimane si era compiuto l'orribile eccidio nazista del 28 giugno che tanto dolore e morte seminò nella città e in tutto l'Alto Garda, quando l'arciprete decano benacense Enrico Paolazzi, il podestà Lodovico Donati e oltre mille concittadini firmarono uno storico voto con cui chiesero alla Santa Patrona che la città fosse «risparmiata dagli orrori di questa guerra micidiale, totalitaria e barbara». In cambio si sarebbero impegnati a tenere ogni anno, nel giorno dell'Assunta, una solenne processione con la preziosa statua della Patrona lungo le vie della città, «in onore e quale titolo di gratitudine». Così fu e quella celebrazione lungo le vie cittadine è oggi una delle più caratteristiche della città, molto nota e apprezzata anche tra i turisti, specie del Nord Europa.

La solenne celebrazione prende avvio con la Messa, alle 10, e prosegue con la processione che segue il percorso canonico: da piazza Cavour attraverso porta San Michele si procede lungo viale Dante Ovest, quindi attraverso porta San Marco si scende lungo via Fiume fino a piazza Tre Novembre, dove come tradizione alcune imbarcazioni rendono omaggio alla Patrona. Quindi si prosegue lungo via Gazzoletti, via Florida, piazza Erbe e via Santa Maria per tornare in piazza Cavour, dove si tiene un breve concerto del Corpo bandistico cittadino. Ad accompagnare la celebrazione, il suono delle campane della chiesa arcipretale e della Renga, la campana della Torre civica Apponale.

Un aspetto caratteristico di quel fatto lontano è la circostanza per la quale l'autorità religiosa e quella civile, assieme ad un gruppo foltissimo di concittadine e concittadini, dopo vicende così tragiche e allora non ancora concluse, diedero un segnale di forza, di unità e identità: un episodio di civile resistenza da ricordare come un momento di grande coesione e unità, ancora oggi simboleggiato dalla presenza, alla testa della processione, della statua di Santa Maria Assunta assieme al gonfalone del Comune.