Puccini Project Trio
Dolomiti Ski Jazz
Puccini Project Trio
Fabrizio Mocata, pianoforte
Gianmarco Scaglia, contrabbasso
Giovanni Paolo Liguori, batteria
Il progetto nasce per iniziativa del pianista siciliano Fabrizio Mocata, che, dopo un bizzarro incontro con le terre pucciniane, decide di cimentarsi in questa opera di rielaborazione jazzistica della musica del celeberrimo compositore.
Dopo un accurato lavoro di selezione e riscrittura il progetto vede la luce nel 2008, con la registrazione dell'omonimo disco. Accanto a Mocata, in questo viaggio nella musica pucciniana, due indiscutibili musicisti come Gianmarco Scaglia al contrabbasso e il batterista Ettore Fioravanti.
I tre musicisti risuonano così arie d'opera provenienti da Bohème, Turandot e Madama Butterfly e anche delle composizioni originali sia di Mocata che di Scaglia. Le arie sono tratte da diversi capolavori di Puccini, così da Madama Butterfly abbiamo l'immortale Coro a bocca chiusa trasformato in un ritmico even 8 e la meditativa Butterfly milonga che echeggia nella sue sonorità il tango argentino, di cui Mocata è profondo conoscitore.
Dal La Boéme abbiamo il celeberrimo Walzer di Musetta (il Quando me'n vo) trasformato in un divertente gioco ritmico.
Ancora da segnalare il sognante e misterioso Nessun Dorma, tratto dalla celeberrima Turandot, dove il trio sfodera un linguaggio confidenziale e notturno.
Il lavoro viene pubblicato nell'aprile 2009 per l'etichetta MM records (già RAM records) del chitarrista Raimondo Meli Lupi, che prende parte sia alla fase produttiva del disco che a quella artistica. Segue una intensa stagione di appuntamenti live che permette al progetto di ampliarsi e di avere delle collaborazioni di spessore.
Dopo il mini-tour pugliese, il disco viene presentato all'interno della manifestazione Valdarno Jazz con un suggestivo concerto nella piazza Masaccio a San Giovanni Valdarno. Al trio che ha registrato il disco, si aggiungono come ospiti il chitarrista Raimondo Meli Lupi e il clarinettista Nico Gori, voluto da Stefano Bollani per il suo ultimo progetto Carioca.
Le oltre 1.000 persone presenti apprezzano e certificano il successo del concerto, tributando l'ultimo applauso al trio sotto la luna complice del paese toscano.
A fine luglio un altro ospite arricchisce con la sua presenza il progetto. Si tratta del celeberrimo sassofonista dei Supertramp John Helliwell, che rimane affascinato dalla melodia italiana nella particolare interpretazione del trio di Fabrizio Mocata. Il sassofonista di Manchester non perde occasione per sviluppare un profondo interplay sia con Scaglia e Meli lupi (con cui aveva già collaborato) che con Fioravanti e Mocata.