Quale educazione dopo il '68?

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Quale educazione dopo il '68?
Giovanni Cominelli, Dario Ianes
C'è che ritiene che la crisi che investe oggi Scuola e Famiglia sia colpa dei reduci del '68, siano essi docenti o genitori. È davvero così? Le attuali difficoltà del sistema scolastico sono il frutto di quegli ideali o invece del loro tradimento? E aprire la scuola a tutti, come si è voluto allora, significa necessariamente abbassare il livello della preparazione dei ragazzi?

GIOVANNI COMINELLI, laureato nel 1968 in Filosofia all'Università Cattolica di Milano e alla Freie Universität di Berlino. Militante e dirigente del Movimento studentesco e del Movimento lavoratori per il socialismo, consigliere comunale e regionale in Lombardia, ha fatto parte dell'area riformista del Pci e dei Democratici di sinistra fino al 2000, con un breve passaggio nei Radicali fino al 2002. Esperto di politiche educative, è stato consulente del Ministero della pubblica istruzione, ha scritto di scuola sul "Riformista" e su riviste del settore, collabora con il settimanale "Tempi", è responsabile del Dipartimento sistemi educativi della Fondazione per la Sussidiarietà. Per la Guerini e Associati ha appena editato il libro "La caduta del vento leggero: autobiografia di una generazione che voleva cambiare il mondo".

DARIO IANES, psicologo dell’educazione e cofondatore del Centro Studi Erickson. Docente presso l’Università di Bolzano per la "Pedagogia e la Didattica speciale". Svolge attività di aggiornamento e formazione sulle tematiche inerenti l’educazione e la disabilità. Cura una collana di guide per l’educazione speciale e di materiali per il recupero e il sostegno ed è autore di vari articoli e libri.


organizzazione: Con.Solida - Provincia Autonoma di Trento - Centro Studi Erickson - Università degli Studi di Trento - Gruppo Cooperativo CGM-Welfare Italia - VITA Non Profit - Animazione Sociale - Comune di Rovereto