Quando San Rocco era una chiesa

Mostra

Sabato 30 settembre alle 17.30 presso il Museo di Riva del Garda, viene inaugurata la mostra: “Quando San Rocco era una chiesa”, curata da Maria Luisa Crosina con la collaborazione di Francesca Odorizzi e Lodovico Tavernini. La mostra sarà aperta al pubblico fino al 29 ottobre, successivamente resterà allestita per i percorsi didattici rivolti alle scuole fino a gennaio 2007.

Storia della chiesa
Oggi, dell’antica chiesa di San Rocco edificata in seguito ad un voto fatto dalla comunità di Riva dopo l’epidemia di peste del 1512, è rimasta solo la cappella che sorge nella piazzetta omonima. Ma la chiesa, fino all’epoca della sua distruzione, ha rivestito una certa importanza per la città di Riva, come si deduce anche dalla sua collocazione nel tessuto urbano: alle spalle del Municipio e nei pressi del porto, una delle zone più vivaci sotto il profilo commerciale della città.
La chiesa fu dunque eretta come voto: in seguito all’epidemia di peste il Consiglio deliberò la costruzione dell’edificio sacro e l’allontanamento degli ebrei dalla città per impedire loro di praticare l’usura. La chiesa, dedicata a San Rocco, il Santo che proteggeva dalle pestilenze, venne eretta a più riprese nella quadra di Castello, zona di Riva dove vi erano numerosi ebrei, e fu consacrata nel 1574, ma gli ebrei continuarono non solo a vivere nei pressi della chiesa ma anche a tenervi il banco di prestito.
Alla chiesa di San Rocco venne subito preposta la Confraternita omonima. Nel 1700 le venne aggiunta l’abside e fu ricostruito, ad opera dei lapicidi Cristoforo e Sebastiano Benedetti, un nuovo altare. L’abside fu decorata nello stesso anno con gli stucchi di Sante Miola e gli affreschi di Giacomo Eccher. Durante la Grande Guerra fu danneggiata in seguito a bombardamenti e, al termine del conflitto, l’aula fu demolita lasciando solamente l’abside, tuttora visibile. I quadri della chiesa che sussistono sono tutti conservati presso la Pinacoteca del Museo di Riva del Garda, tra essi vanno ricordati Cristo deposto con l’Addolorata, due quadri del pittore rivano Giuseppe Craffonara, la pala d’altare di Martino Teofilo Polacco e vari arredi.

La mostra
La mostra, scaturita da una collaborazione tra il Museo e la Biblioteca di Riva del Garda, consente di ricostruire attraverso arredi, documenti storici ed elaborazioni grafiche, le vicende della chiesa di San Rocco. Si è preso in esame non soltanto l’evoluzione della chiesa ma anche quella del suo intorno, con particolare attenzione agli edifici municipali.
Il materiale esposto è, nella quasi totalità, inedito, e proviene da approfondite ricerche storiche ed archivistiche: accanto a documenti provenienti per la maggior parte dall’archivio e dal museo di Riva del Garda, vi sono quadri ed arredi e materiale proveniente dalla chiesa Arcipretale di Riva del Garda e dal Museo Diocesano di Trento che ha prestato un prezioso stendardo che riproduce la città di Trento durante la pestilenza del 1630.
Tre le sezioni che percorrono l’esposizione: l’impatto della peste del 1512 sul territorio di Riva del Garda, la genesi e l’evoluzione della chiesa di San Rocco e, nella terza sezione, si è analizzato la storia della Confraternita, l’elezione di San Rocco a chiesa Municipale, i restauri ottocenteschi e la demolizione del primo dopoguerra.
La mostra sarà corredata da un libro-catalogo curato da Maria Luisa Crosina.


organizzazione: Museo Civico di Riva del Garda