Quartetto Penguin

Società Filarmonica Trento Stagione 2005

Quartetto Penguin
František Souček, violino
Petr Střižek, violino
Petr Holman, viola
Vladimir Fortin, violonello

F.J. Haydn: Quartetto op. 76 n. 4 in Si bem. magg.
J. Suk: Quartetto op. 11 n. 1 in Si bem. magg.
J. Brahms: Quartetto op. 51 n. 2 in la min.

Il Quartetto Penguin si è formato nel 1994 seguendo gli insegnamenti dei grandi cameristi slavi, i componenti dei quartetti Kocian, Talich, Pražák, Bartók, Smetana e Janáček. Segnalatisi in alcuni concorsi internazionali, hanno quindi proseguito la loro formazione studiando con i quartetti Cleveland, Alban Berg e Amadeus. Formazione relativamente giovane, ma già conosciuta nelle sale d’America e d’Europa, il Quartetto Penguin ha inciso due CD dedicati all’amato repertorio della loro terra (Dvořák, Janáček, Suk e Richter), meritandosi lusinghiere recensioni.
Per più di un secolo, fra la fine del ‘700 e l’inizio del ‘900 Vienna fu la vera capitale del quartetto a cominciare da Haydn che portava a compimento la sua più celebre raccolta dei sei quartetti op. 76 parallelamente al ponderoso oratorio La creazione, fra il 1796 e il 1797. Dedicato come gli altri al conte Joseph Erdödy che probabilmente li aveva commissionati, il n. 4 scelto dal giovane Quartetto Penguin porta il curioso sottotitolo di “Lever de soleil”. Un discorso, quello di Haydn, concluso da un Brahms che approdava al quartetto piuttosto tardi nel 1873, a quarant’anni, dopo aver conquistato la tecnica strumentale servendosi in un primo tempo del prediletto pianoforte. Accanto ai due pilastri viennesi il Penguin colloca uno dei quartetti più belli quanto di raro ascolto scritti nel 1896 dal loro conterraneo Josef Suk in un gesto d’amore verso la figlia di Dvorak Otilia.