Quella notte la zuppa sapeva di morto
Giorno della memoria. 27 gennaio 2008
Teatro obliquo
Quella notte la zuppa sapeva di morto
Brevi, intensi e crudi monologhi con protagonista la parola e la tragica vicenda umana della Shoah, ad essa sottesa
Dovè Dio?
Le tre vittime montarono insieme sugli sgabelli.
I tre colli furono infilati nei cappi allo stesso momento.
Viva la libertà! gridarono i due adulti.
Ma il ragazzo rimase in silenzio.
Dovè Dio? Dovè? chiese qualcuno dietro di me.
Ad un segno del comandante del campo, i tre sgabelli rotolarono
Cominciò la marcia dinanzi alle forche. I due grandi non vivevano più.
Le lingue cianotiche penzolavano gonfie. Ma la terza corda si muoveva ancora;
così leggero, il ragazzo era ancora vivo
Stette là per più di mezzora, lottando tra la vita e la morte,
morendo duna lenta agonia sotto i nostri occhi.
E lo dovemmo guardare bene in faccia. Era ancora vivo quando io passai.
La lingua ancora rossa, gli occhi non ancora vitrei.
Dietro di me, udii lo stesso di prima domandare: Dovè Dio adesso?
E udii una voce dentro di me rispondergli:
Dovè? Eccolo lì appeso a quella forca
Quella notte la zuppa sapeva di morto.
Elie Wiesel
da "La Notte", Giuntina editore
organizzazione: Biblioteca Comunale di San Michele all'Adige - P.A.T. Ufficio per il Sistema Bibliotecario trentino