Racconti al Campo Base

Convegno

54° TrentoFilmFestival

Serata alpinistica con la presenza di Stefan Glowacz , Yannick Graziani, Christoph Hainz, Elio Orlandi, Ueli Steck, Ermanno Salvaterra, Anna Torretta
Conducono Leonardo Bizzaro e Roberto Mantovani

È tra le serate più attese del 54° TrentoFilmfestival perché offrirà l’opportunità a tutti gli appassionati di ascoltare dal vivo il racconto di alcune delle più recenti imprese alpinistiche dalla viva voce dei protagonisti. Intervistati dai giornalisti Leonardo Bizzarro e Roberto Mantovani, dal palco dell’Auditorium racconteranno le loro esperienze accompagnandole con immagini:
l’alpinista tedesco Stefan Glowacz, autore di una nuova salita al Cerro Murallon in Patagonia con Robert Jasper;.
il francese Yannick Graziani, con due ascensioni al Chomo Lonzo;
lo svizzero Ueli Steck, con le sue ascensioni solitarie sul Cholatse e Tawoche in Nepal;
l’alpinista Anna Torretta, indiscussa specialista dell’arrampicata su ghiaccio;
Ermanno Salvaterra, protagonista di una nuova impresa sull’urlo di pietra, il mitico Cerro Torre in Patagonia.
Elio Orlandi, con le nuove vie sul Fitz Roy e l’Aiguille Poincenot;
l’alpinista altoatesino Christoph Hainz, con l’ascensione alla Torre Trieste

LE IMPRESE I PROTAGONISTI
Lo scorso novembre Stefan Glowacz e Robert Jasper riescono in occasione della loro terza spedizione in Patagonia a portare finalmente a termine la loro prima scalata sul percorso “Via col Vento” al Cerro Murallón. I due scalatori estremi quotano l’itinerario sulla parete settentrionale con un 9+/A2. Per tre anni di seguito Stefan Glowacz e Robert
Jasper si sono recati al Cerro Murallón: Nel 2003 superano il percorso „The Lost World“ (7+/M8) e presumibilmente la quarta scalata mai intrapresa sul monte. E’ durante questa prima ascesa che scoprono il loro percorso “magico”, per il quale sopportano estremi disagi nell’anno successivo. Nel 2005 investono nuovamente tutto il loro tempo e le loro forze, ma la realtà dell’arrampicata estrema supera nuovamente la fantasia. Nonostante l’arrampicata dall’alta difficoltà tecnica di 9+/A2, i due non hanno fatto uso di alcun chiodo a pressione.

Il francese Yannik Graziani dal 16 al 21 maggio del 2005 ha salito in prima assoluta la cima nord e la cima centrale del Chomo Lonzo 7790 m insieme a Patrick Wagnon e Christian Trommsdorff in perfetto stile alpino. Graziani è nato nel 1973 nell’entroterra di Nizza dove ha iniziato ad arrampicare su roccia all’età di 15 anni. A 17 anni ha scoperto le Alpi e il loro granito al di là della scalata puramente fantastica Ha percorso dunque i grandi itinerari delle Alpi francesi quindi le lAnde nel 1997 e poi l’Himalaya nel 1998.
Nel mese di aprile 2005 lo svizzero Ueli Steck ha portato a termine due eccellenti salite in solitaria nella regione nepalese dell’Everest. L’obiettivo iniziale del ventinovenne e della sua piccola spedizione “Khumbu- Express”, era quello di concatenare la parete nord del Cholatse, la est del Tawoche e la nord-est dell’Ama Dablam. Due i successi: il primo, sicuramente il più sensazionale, la salita in prima solitaria della parete nord del Cholatse (6440 m). 1500 metri di terreno misto M6, ghiaccio verticale e roccia valutata dallo svizzero V grado. La salita è stata effettuata dal 14 al 15 aprile in stile alpino, con pochissimo materiale e due bivacchi. Il secondo successo per Ueli Steck è arrivato dieci giorni dopo. In un tempo estremamente veloce, quattro ore e mezza , il giovane svizzero sale sempre in prima solitaria la parete est del Tawoche, 1500 m di dislivello, terreno misto M5, ghiaccio 50- 60° e alcuni tiri verticali. Ueli Steck non ha potuto completare la trilogia per le condizioni estremamente pericolose della parete nord-est dell’Ama Dablam che lo hanno costretto a interrompere il suo tentativo a 5900 m
“Donnafugata” questo è il nome altisonante di un percorso alpinistico sull’impressionante parete sud della Torre Trieste. La torre, che è alta 750 metri, è la più meridionale e probabilmente la più bella dei Cantoni della Busazza. Roger Schäli e Christoph Hainz hanno seguito una via nella parte più centrale e più ripida della parete. Nell’estate 2004, in otto giorni, hanno aperto una via impegnativa, sia tecnicamente che psicologicamente su una montagna, sulla quale non era successo niente di nuovo negli ultimi 40 anni. La valutazione della difficoltà di questo percorso per i salitori è è 7a/A2. Non è ancora stata intrapresa la sua ripetizione.
Elio Orlandi aveva da qualche tempo avevo una parte di cervello rivolta alla grandiosa parete nord-est del Chaltèn, Così dopo tre anni di attesa dal primo tentativo e varie vicissitudini Orlandi è tornato nel dicembre 2003 accompagnato da Fabio Giacomelli “Giac” e da Horacio Codò e Luca Fava. Resistendo alle tempeste patagoniche sono riusciti ad portare a conclusione la loro salita e ad aprire questo nuovo tracciato battezzato “Linea d’eleganza”, impresa che gli è valsa la nomination al Piolet d’Or 2004.
Guida alpina e architetto, la torinese Anna Torretta, prima e unica donna iscritta nella prestigiosa “Società delle Guide di Courmmayeur”, è vice Campionessa del Mondo 2006 di arrampicata su ghiaccio e da sempre il migliore atleta italiano in questa specialità in campo femminile. Al suo attivo numerose salite estreme su ghiaccio, misto, artificiale, e solitarie: dalla Nord delle Gr. Jorasses per la Mc Intyre-Colton, 1200 metri di ghiaccio, al Capitan in Yosemite, California, in solitaria su Zodiac per 6 giorni. Ha salito le vie di misto moderno più difficili al mondo, con primati femminili e assoluti.
Ermanno Salvaterra è l’unico alpinista ad aver ha aperto quattro nuove vie sulle pareti del Cerro Torre e in questa serata racconterà proprio la sua ultima impresa sul grido di pietra, l’apertura sulla parete nord della via En l’arca de los vientos insieme a Rolando Garibotti e ad Alessandro Beltrami.