Rainer Maria Rilke e Friedrich Hoelderlin nelle traduzioni di Vincenzo Errante

Convegno

Rainer Maria Rilke e Friedrich Hoelderlin nelle traduzioni di Vincenzo Errante
Con disegni di Josua Reichert
Percorso a cura di Paola Maria Filippi

Presentazione del volume di Francesco Roat
Le elegie di Rilke tra angeli e finitudine
Merano (BZ): Alpha & Beta, 2009

Edite nel 1922, le Elegie duinesi - scritte dal grande poeta praghese di madre lingua tedesca Rainer Maria Rilke - non godettero subito di grande notorietà. Però col passare degli anni la loro fama venne a consolidarsi; tanto che a tutt'oggi esse sono quasi unanimemente considerate l'opera poetica più pregnante e vivace della lirica tedesca dell'intero novecento.
Le Elegie, nota Francesco Roat, vogliono porsi quale discorso inteso ad abbracciare uomo e universo, realtà mondana e oltremondana, trattando temi quali l'angoscia e al contempo la felicità dell'esserci nell'orizzonte della finitudine, l'inesausta e mai paga tensione desiderante, la riconsiderazione della morte come mutamento all'interno di un essere che mai viene meno, il significato più sublime della gioia quale accettazione nei confronti della vita qualunque cosa essa rechi con sé: financo la sofferenza e l’exitus. E giusto questa sottolineatura della sconcertante, paradossale felicità che deriva dal consenso rispetto a declino, perdita, dolore e morte - attraverso un'accoglienza riappacificatrice la quale fa sì l'elegia da canto mesto sull'umana caducità si trasformi in peana gioioso - è, secondo Roat, la straordinaria e attualissima lezione delle Elegie Duinesi.

Francesco Roat nato a Trento nel 1950. Insegnante di materie Letterarie nella Scuola Secondaria, attualmente svolge attività di consulenza editoriale. Dopo aver iniziato a scrivere su due giornali della propria regione - L'Adige e l'Alto Adige - è passato quindi a collaborare a testate nazionali. Suoi interventi fino ad ora sono apparsi su: Avvenimenti, Carta, Caffè Europa, Cafè letterario di Alice, Che libri, Diario, II Manifesto, II Mucchio selvaggio, II Nuovo, Inchiostro, Leggere, Liberazione, Liberal, L'Immaginazione, L'Indice, Linea d'ombra, L'Unità, Nautilus, Pickwick, Pulp, Stilos, Web Magazine, Wuz.
Ha pubblicato il testo narrativo Melancolia nell'antologia Il belpaese-8 (Camunia), il libro di racconti Tra-guardo (Argo), i romanzi Una donna sbagliata (Avagliano), Amor ch'a nullo amato(Manni), Tre storie belle (Travenbooks), saggio L'ape di luglio che scotta - Anna Maria Farabbi poeta (Lietocolle).


organizzazione: Biblioteca Civica di Riva del Garda