Ramin Bahrami (pianoforte), I Musici (orchestra)

Musica classica

Società Filarmonica Trento Stagione 2013

Ramin Bahrami, pianoforte
I Musici, orchestra

G.F. Händel
Concerto grosso op. 6 n. 1
J.S. Bach
Concerto in fa min. BWV 1056
Concerto in Re magg. BWV 1054
Nino Rota
Concerto per archi (scritto per I Musici)
R. Bellafronte
Aerobic Seasons
L. Bacalov
Concerto grosso

Figlio di un ingegnere dello Scià incarcerato dal regime khomeinista e morto nel 1991, Ramin Bahrami ha ereditato dal padre l'amore per la musica e Bach. Costretto a emigrare in Europa, Bahrami si diploma al Conservatorio di Milano. Approfondisce quindi gli studi all’Accademia Pianistica di Imola e con Wolfgang Bloser alla Hochschule für Musik di Stoccarda. Si perfeziona con Alexis Weissenberg, Charles Rosen, András Schiff, Robert Levin e in particolare con Rosalyn Tureck, l’artista che più di altri ha contribuito a far conoscere la modernità dell’opera pianistica di Bach. Ha inizio così la carriera folgorante di uno dei più grandi interpreti di Bach del nostro tempo, amatissimo anche dai critici più severi che lo hanno paragonato al leggendario Glenn Gould. Dopo l’esecuzione dei Concerti di J.S. Bach a Lipsia nel 2009 con la Gewandhausorchester diretta da Riccardo Chailly, la critica tedesca lo considererà: “un mago del suono, un poeta della tastiera”(Leipziger Volkszeitung). Le sale più prestigiose di tutto il mondo lo hanno ormai accolto con entusiasmo accanto a Maurizio Pollini, Grigory Sokolov, Daniel Barenboim, Jean-Yves Thibaudet e Evgeny Kissin. Ramin Bahrami incide esclusivamente per Decca-Universal.

La vicenda de I Musici è straordinaria e irripetibile. Nati nel 1952 sono il più antico gruppo da camera in attività. Hanno aperto la strada nel mondo intero alla musica italiana del Settecento, a Vivaldi, alle Quattro Stagioni, hanno inciso per la prima volta il capolavoro vivaldiano facendolo diventare uno dei brani più famosi della storia della musica. Hanno registrato il primo Cd di musica classica per la Philips e portato il nome dell’Italia e la musica italiana nel mondo, spaziando con dal Settecento alla Contemporanea, essendo anche dedicatari di importanti composizioni da parte di autori quali Rota, Porrino, Bucchi, Bacalov, Morricone. Tutti i componenti suonano strumenti preziosi firmati da liutai quali Amati, Guarnieri, Storioni e Prosseda.

Ritorna dunque in Filarmonica, dopo il suo indimenticato concerto del 2008, Ramin Bahrami assurto alla fama internazionale, ormai quasi irraggiungibile ma affezionato alla sonorità della nostra Sala e alla preparazione del nostro pubblico.


organizzazione: Società Filarmonica Trento