Re Lear ovvero Tutto su mio padre

Teatro

A.T.I.R. di Milano
di William Shakespeare
traduzione di Laura Curino
con Mattia Fabris, Stefano Orlandi,
Arianna Scommegna, Fabrizio Pagella, Fabio Chiesa,
Donatella Civile, Marco Fubini, Ugo Giacomazzi, Salvatore Li Causi, Michela Ottolini
progetto e regia di Serena Sinigaglia

Mio padre è morto a 47 anni, io ne avevo 10. Questo Lear vuole essere un degno funerale per mio padre, un funerale degno di un re.
Un equipe di psicologi negli anni ’80 definì la mia generazione (ovvero i trentenni di oggi) come una generazione senza padri. La caduta dei principali riferimenti politici (comunismo-capitalismo), l’apertura dei mercati e il diffondersi del benessere, produssero quel disorientamento e quella “crisi dei valori” che tanto descrivono i registi come Muccino (L’ultimo bacio, Santa maratona, Ovo sodo, ecc.ecc.). Sinceramente non so se è peculiare di questa mia generazione avvertire l’assenza del padre o se forse nel cammino di ogni essere umano arriva un momento in cui egli si sente orfano di questa figura. Quello che so è che noi avvertiamo una mancanza che spesso si trasforma in nostalgia. Affrontare il Lear è cercare di colmare questa mancanza o forse è soltanto arrendersi definitivamente alla nostalgia. Da tempo desideravo mettere in scena Re Lear ma non osavo. Un testo enorme, difficile, insomma roba per i grandi non per i pivelli. Poi ho visto il film di Almodovar. Vedere quel film mi ha dato il coraggio di provarci. Così mi ci sono buttata.
La storia che vedrete è quella di Shakespeare. Il testo pure. Mi sono limitata a tagliarlo perché altrimenti sarebbe durato 7 ore e ve le ho risparmiate volentieri. Ho chiesto a Laura Curino di tradurlo perché non ho trovato una traduzione che non fosse in un italiano desueto di fine ottocento. Il teatro è parola parlata che ha bisogno di una sua forza comunicativa e sapevo che Laura da grande attrice qual è conosce la parola che un attore può pronunciare senza sentirsi a disagio. Restando fedeli allo spirito del testo inglese, abbiamo dunque cercato di trovare parole più contemporanee, dirette e che calzassero bene sui nostri giovani attori. Questo è un Lear senza Lear. Sul palco ci sono figli, neanche un padre. Ci sono giovani, neanche un vecchio. Non ci sono celebrità, non c’è alcun potente. A turno gli attori indossano i panni di Lear interrogandosi sul proprio rapporto col padre e coi padri, con la vecchiaia e con il potere. Non mi resta che augurarvi buona visione e come dice Shakespeare «… Perdonate le nostre menti piatte e basse che hanno osato portare su questo indegno palco un così grande argomento».
Serena Sinigaglia

Informazioni sulla prevendita

Prevendita biglietti:
Sportelli delle Casse Rurali Trentine dal 22 novembre fino al giorno dello spettacolo
Al Palazzo dei Congressi, la stessa sera dello spettacolo, dalle ore 20.00


organizzazione: Comune di Riva del Garda Assessorato alla Cultura - Coordinamento Teatrale Trentino