Recital per chitarra

Musica

Recital per chitarra
Pietro Luigi Capelli, chitarra
Musiche di Dowland, Bach, Sor, Tarrega, Villa Lobos, Turina, Brouwer
ingresso libero

La nona edizione de “I Concerti del Conservatorio”, ospitata nell'Auditorium della sede di Largo Marconi, presenta mercoledì 23 maggio il quinto appuntamento in calendario con l'esibizione in recital di Pietro Luigi Capelli, docente di chitarra del “Bonporti”. Il concerto, ad ingresso libero, si svolgerà come di consueto alle ore 18. Lo stesso interprete, il prof. Capelli, ci introduce al programma musicale che verrà presentato il prossimo mercoledì e che comprende una scelta di composizioni dal Cinquecento al Novecento.
«Il concerto apre con una Fantasia di John Dowland, il maggiore liutista inglese e uno dei maggiori in senso assoluto. La sua notorietà fu così grande nel periodo rinascimentale che i suoi brani comparivano nelle più importanti antologie liutistiche. Tutti i suoi lavori – spiega Pietro Luigi Capelli - sono di grande espressione artistica e di perfetta tecnica compositiva. Si prosegue poi con la musica di Bach, di cui eseguirò un Preludio e Fuga, il BWV 998, che risale 1740 -1745 e aveva una doppia destinazione “per il Liuto o il Cembalo”. Johan Sebastian Bach è il grande compositore a cui i chitarristi non possono rinunciare, pur non essendo stato il loro strumento direttamente destinatario delle sue composizioni».
Il concerto prosegue quindi con pagine di autori di area ispanica: gli spagnoli Sor, Tarrega e Turina, il brasiliano Villa-Lobos ed il cubano Brouwer.
«Lo spagnolo Fernando Sor, insieme al nostro Mauro Giuliani, è stato il più grande compositore-chitarrista dell’800 – prosegue il professor Capelli. La sua musica per chitarra e duo di chitarre è ricca di polifonia e cantabilità, e spazia dalle sonate ai temi con variazioni, ai pezzi brevi. Sor fu grandissimo negli studi dove seppe consegnare alla chitarra un monumentale lavoro che muovendo dall’intento didattico arrivò a sviluppare forme musicali complete, eleganti e rifinite in ogni dettaglio. Il Gran Solo op. 14 che andrò ad eseguire in concerto è la prima delle sue sonate: l’Allegro, ritmico, spigliato ma anche cantabile e di spiccato carattere italiano, è preceduto da un Largo introduttivo ricco di pathos.
Francisco Tarrega, musicista e chitarrista spagnolo vissuto a cavallo tra Ottocento e Novecento, seppe unire arte e tecnica – spiega ancora Capelli - avviando la chitarra ai fasti segoviani della modernità. Nelle sue composizioni traspare un’ispirazione fresca e gentile, con una linea melodica spontanea, sorretta da una cornice armonica sempre appropriata. Si può dire che Tarrega faccia cantare lo strumento in tutti suoi registri in modo ricercato e insieme naturale, sognante ma non ingenuo, innocente ma mai goffo, parlando direttamente al cuore di chi ascolta. Il Capriccio Arabo, insieme a Recuerdos de la Alhambra, è sicuramente il suo lavoro più conosciuto, seppur non il più rappresentativo. Preceduta da una virtuosistica sezione introduttiva, su un basso ostinato dalla movenza dolente, si dispiega una melodia prima in tonalità minore e poi maggiore, arabescata di manierismi ma sempre di grande piacevolezza e aderenza strumentale.
A Heitor Villa Lobos, grandissimo compositore sudamericano, la chitarra deve veramente tanto. I suoi 12 Studi, ricchi di musica e di nuovi modelli di scrittura, hanno spinto la chitarra oltre i suoi limiti esecutivi tradizionali. Nei Cinque Preludi emerge l’eterno contrasto tra luce ed ombra, come nel primo, con la pregnanza del suo canto al grave e l’eleganza della sezione centrale in arpeggio. Il Choro, classico nella forma ma popolare nello spirito, è primo dei 14 destinati a vari organici e testimonia il profondo e radicato legame che l’autore ha avuto, sia come compositore sia come giovane strumentista, con la musica carioca.

Le ultime due opere che andrò ad eseguire nel concerto di mercoledì prossimo – dichiara in conclusione Pietro Luigi Capelli - sono il Fandanguillo di Turina e l'Elogio alla Danza di Brouwer.
Il Fandanguillo fa parte delle cinque composizioni che Joaquin Turina scrisse per il grande chitarrista Andres Segovia e, tra queste, è sicuramente la più valida e ispirata, tanto che, unitamente al Homenaje di Manuel de Falla, è considerata il più significativo contributo chitarristico del '900 alla hispanidad. Basato su un ritmo di Fandango, presenta melodie e melismi derivati dal cante Jondo, nonché stilemi flamenchi come rasgueados e falsetas. L’Elogio alla Danza, celebratissimo brano per chitarra del chitarrista compositore cubano Leo Brouwer, consta di due episodi: Lento e Ostinato. Commissionata dal coreografo Luis Trapaga, questa musica per balletto è caratterizzata dai contrasti timbrico-dinamici del primo episodio, mentre nel secondo l’attenzione si focalizza soprattutto sull’elemento ritmico. Brouwer è riconosciuto maestro nel saper trarre il massimo della resa strumentale anche attingendo al vasto repertorio di risorse timbriche e percussive, idiomatiche della chitarra».

PROGRAMMA

John Dowland (1562 - 1626)
A Fancy (Fantasia)

Johan Sebastian Bach (1685 - 1750)
Preludio e fuga BWV 998

Fernando Sor (1778 - 1839)
Gran solo op.14 (rev. Ruggero Chiesa)

Francisco Tarrega (1852 - 1909)
Capriccio arabo (Serenata)

Heitor Villa Lobos (1887 - 1959)
Studio n.7
Preludio n.1
Studio n.6
Choro n.1

Joaquin Turina (1882-1949)
Fandanguillo

Leo Brouwer (1939)
Elogio de la danza (1964)

 

CURRICULUM

Pietro Luigi Capelli si è avvicinato alla chitarra classica piuttosto tardivamente, dopo gli studi classici e teologici, studiando presso l’Istituto musicale “Donizetti” di Bergamo con Giorgio Oltremari e diplomandosi, da privatista, nel 1986 al Conservatorio di Verona col massimo dei voti. Ha svolto intensa attività concertistica, soprattutto cameristica; ha ottenuto numerosi premi in concorsi e manifestazioni musicali in veste di solista e quale componente del Trio chitarristico Accademia. Dal 1993 al 2005 è stato direttore dell’Orchestra di chitarre “Benvenuto Terzi” con la quale ha tenuto numerosi concerti, ha vinto concorsi e ha inciso il CD “Fantasia per Orchestra di Chitarre”.
Ha pubblicato articoli per riviste chitarristiche e ha curato trascrizioni per la Pizzicato-Verlag.
È stato relatore in vari convegni riguardanti la didattica musicale e chitarristica, nonché collaboratore musicale per l’ufficio scolastico provinciale di Bergamo. Per la sua intensa e impegnata attività didattica in terra bergamasca ha ottenuto, nel 2008, il premio Segovia Day. Ad oggi è il referente degli insegnanti di strumento delle scuole statali musicali di Bergamo e provincia. Oltre all’attività chitarristica è impegnato nella direzione di orchestre giovanili per la cui attività si è perfezionato seguendo il master triennale di direzione bandistica tenuto dal M° Thomas Briccetti. Superato il concorso abilitante all'insegnamento nei Conservatori di musica di stato, è divenuto docente di ruolo di chitarra e, dopo aver insegnato a Venezia e Trieste, attualmente insegna al Conservatorio “Bonporti”, sezione staccata di Riva del Garda.


organizzazione: Conservatorio Statale di Musica "F.A.Bonporti" sezione staccata di Riva del Garda