Regina Philippona Disertori

Mostra

Artingegna

Regina Philippona Disertori (Amsterdam 1886 - Milano 1977)
La donazione del figlio Andrea al Museo Civico di Rovereto
Ritratti, la vita silenziosa di fiori e frutta, tra la Val d'Adige e Milano
A cura di Paola Pizzamano – Museo Civico

MyShow ad Artingegna 2008
Dal dato al pensato: il Museo infinito
La mostra sarà l'occasione per sperimentare MyShow, l'innovazione di Siscom e Horizons adottata dal Museo Civico di Rovereto: un'audioguida che permette, oltre all'ascolto delle informazioni relative alle opere esposte, anche di "portarsi a casa" i percorsi, le immagini e i contenuti più graditi scoperti durante la visita alla mostra.
Sarà possibile anche sperimentare la visita con il telefonino attraverso una nuova piattaforma per 'contenuti mobile'.

Regina Maria Petronella Johanna nasce ad Amsterdam il 4 settembre del 1886. Appartiene ad una famiglia della ricca borghesia olandese, di religione cattolica. Oltre alle lingue straniere, studia canto e pianoforte, vivendo immersa tra la musica, l'arte e la natura. Conosce in gioventù i pittori Piet Mondrian, Jan Sluyters, George Hendrik Breitner, la cantante Mia Peltenburg, sua cara amica, e la pianista Cornelissen che diventerà poi sua cognata. A sedici anni Regina si iscrive alla Kunst Akademie e frequenta i corsi di Jaap Weyand (1886-1960), pittore di paesaggi e di fiori.
Viaggia molto e nel 1924, seguendo il fascino del Grand Tour, soggiorna in Italia. Visita la Liguria e poi Firenze dove incontra Benvenuto Disertori, incisore trentino, già apprezzato a livello internazionale. L'anno seguente si sposano e nel 1927 nasce il figlio Andrea. Nel 1931 la famiglia si stabilisce definitivamente a Milano.

Di carattere riservato, partecipa raramente a mostre, per dedicarsi completamente e in modo libero alla pittura: ritratti, composizioni di fiori e di frutta, frequentemente ambientati all’aperto ed eseguiti durante i soggiorni nel Trentino, a Muralta, a Moià, a Zell e a Tavernaro, con lo sfondo la Val d’Adige, e dal 1950 a Milano, dove abita in Via Fiori Oscuri, nell’Orto Botanico di Brera.
Nel 1952 e 1954 partecipa al Premio Internazionale per le pittrici di Bolzano e a mostre organizzate dall'Accademia di Brera.

Nel 1954 Riccardo Maroni pubblica nella Collana degli Artisti Trentini la prima monografia dedicata alla pittrice olandese, ma trentina di adozione. Dopo una vita spesa per l'arte e la famiglia, Regina muore a Milano il 14 ottobre del 1977.
Sue opere sono presso collezioni pubbliche e private in Italia, al Museo Civico di Rovereto, al MART e all’estero.
Il figlio Andrea Disertori ha donato al Museo Civico di Rovereto per la raccolta cittadina ben cinquantadue suoi dipinti presentati in questa mostra e nel catalogo a cura di Paola Pizzamano.
Questa preziosa e importante donazione testimonia l'attività di Regina Disertori e al contempo il valore assoluto dell'arte, della cultura, di persone e iniziative passate e presenti, destinati attraverso il Museo, alla collettività. Come parte della raccolta d'arte cittadina, che comprende oltre 3000 opere, sarà esposta nelle sedi museali di Palazzo Alberti e Palazzo Jacob.