Regis Minois, Yves Brodà, Giorgio Chiarcos. Pittura, ceramica e gioielli
Tre artisti, tre linguaggi, tre forme differenti di espressione si confrontano per rappresentare l'universo delle piccole cose quotidiane, attraverso esempi rari di pura bellezza, di lieve armonia, di sottile contemplazione.
YVES BRODA', nato in Francia a Loches in Turenna nel 1947, è un artista curioso e attratto dalle differenti espressioni artistiche. La ceramica è il materiale attraverso il quale esprime con maggiore intensità il suo rapporto con la terra, con la natura. Nasce una tensione quasi primordiale per definire i "limiti" della naturale esistenza. L'oggetto rimane un contenitore, mantiene la propria aspettativa di funzionalità pur incontrando la complessità estetica della tecnica decorativa, sono di esempio i lavori realizzati a "sfoglia" e "bucchero".
GIORGIO CHIARCOS, nato a Udine nel 1957, lavora il metallo e forgia segmenti preziosi nei quali i profili della geometria analizzano la superficie dello spazio fino ad annullarsi nella profondità del paesaggio. Dai suoi gioielli nascono rappresentazioni di una natura interiore dove l'oggetto affonda nello spirito della materia per alleggerirsi, per raggiungere una forma inesausta di profondità. Pieni e vuoti contribuiscono a rivelare la presenza di chiari e scuri, a scandire le vibrazioni moltiplicate che, sfacettature di luce, sembrano lasciar accostare grazie alla compresenza di oro, argento, alluminio.
REGIS MINOIS, nato a St. Malo nel 1959, elabora visioni tratte da una lettura del reale animate da una intensa e pastosa luminosità. Nella traduzione figurativa dei paesaggi, Minois colloca sul rapporto pittorico strati appiattiti di pigmento che si interrompono per, infine, riprendersi, dopo aver costruito dei percorsi interni alla rappresentazione. Anche gli oggetti sembrano vivere i confini di questa sospensione, appoggiano come fossero immateriali sulle parti frammentate dello spazio disegnato.
Giovanna Nicoletti