Responsabilità nel credito al consumo

Seminario nell'ambito della
"Coalizione europea per il credito responsabile" (ECRC)
Responsabilità nel credito al consumo
Banche e utenti: imparare reciprocamente attraverso il dialogo

Il Seminario si inserisce nel più ampio contesto della Coalizione internazionale per il credito responsabile. Finalità dell’incontro è quella di discutere i problemi, che a livello pratico ostacolano il raggiungimento di un credito c.d. “produttivo“. Si renderà così possibile un foro di discussione e di scambio d’idee tra studiosi ed operatori del settore, in vista della Conferenza centrale del 28 e 29 aprile di Bruxelles.
L’iniziativa fornisce l’occasione per:
• offrire la possibilità di un dialogo tra erogatori di servizi finanziari, rappresentanti dei consumatori, nonché studiosi e politici;
• informare delle problematiche operazionali e sullo stato dell’arte della normativa italiana ed europea;
• discutere sugli sviluppi di credito e sovraindebitamento in Italia;
• valutare l’importanza dell’educazione finanziaria;
• contribuire alla comunicazione con altri Paesi.

Sempre più numerose sono le tipologie di credito al consumo. Crediti concessi tramite carta di credito, crediti a catena, finanziamenti per le famiglie, microcrediti e prodotti collegati, come le assicurazioni, giocano un ruolo sempre più importante. L’attuale situazione è caratterizzata da una maggiore automatizzazione e razionalizzazione ma contemporaneamente da un maggior numero di offerte e di accessi al credito. L’accesso facilitato al credito aumenta da una parte le possibilità del consumatore ma dall’altra crea il rischio di sovraindebitamento. In questo contesto si pone necessaria una riflessione sul c.d. credito produttivo, ovvero su un credito in grado di mantenere un vantaggio, pur evitando il pericolo di sovraindebitamento.

A livello internazionale la discussione principale, si concentra ormai non più sull’accesso al credito, ma sulla qualità del credito in riferimento al sovraindebitamento. Negli ultimi dieci anni, infatti, l’accesso al credito ha rappresentato il problema dominante nel settore che ci occupa; attualmente l’attenzione si è posta sulle conseguenze negative a livello sociale, a cui l’accesso al credito libero e incontrollato può condurre. Negli Stati Uniti le più grandi organizzazioni sono passate dal tema della “non discriminazione“ a quello della “fair finance“ e si preoccupano soprattutto del problema dell’usura. Il medesimo problema si pone in Italia, paese inserito a pieno titolo in un mercato globalizzato, ove diversi operatori anche stranieri competono nell’offerta di servizi finanziari.

Partecipanti al seminario sono coloro che in Italia operano nel campo del credito al consumo e del sovraindebitamento: organizzazioni a tutela del consumatore, erogatori di servizi finanziari alternativi e consulenti sul sovraindebitamento, nonché Casse Rurali Trentine.

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