Riccardo Schweizer

Mostra

Mostra e catalogo a cura di Vittoria Coen

Poco tempo fa mio padre mi disse che quando chiedevano a Picasso: "cosa fai nel tempo libero?" lui rispondeva: "dipingo".
Se girassimo la domanda a Schweizer quale sarebbe la risposta? Credo la stessa. Quando non dipinge progetta, inventa, crea oggetti con la precisione di un ingegnere e l'umiltà dei contadini di un tempo, il suo tempo, delle montagne che porta dentro di sé così possenti, salde, che non lo abbandonano mai. Nei suoi quadri la vita esplode in tutte le sfumature, fino alla disperazione: sono il "tempo libero", il luogo dove i confini delle severe montagne si espandono, sino a bagnarsi nel Mediterraneo per respirare profumi più caldi e mescolarsi a culture, a suoni diversi.
Nei ricordi della mia infanzia emergono gli odori dei colori a olio, dei barattoli d'acquaragia, del bosco dopo la pioggia, del mare gonfio di mistero, del sole che riflette solo ciò che l'acqua vuole riflettere. In me vivono tutti questi profumi. Di fronte a un incredibile paesaggio naturale il miglior commento è il silenzio. Sono convinta che anche le opere di Schweizer meritino questo silenzio. Credo valga la pena ascoltarle. Poi, un ringraziamento personale per aver tradotto in opera il profumo della vita.

Barbara Schweizer


organizzazione: Con il patrocinio dell'Ambasciata Italiana di Berlino, Regione Autonoma Trentino Alto Adige/Südtirol, Provincia Autonoma di Trento Assessorato alla Cultura