Ricordando Emilio Molo

Musica classica

In ricordo del violinista e pittore roveretano Emilio Molo, tragicamente scomparso a Trieste nel dicembre scorso, il Comune di Rovereto - Assessorato alla Cultura e l'Associazione Mozart Italia - Mozart Boys&Girls hanno organizzato un concerto e una mostra.
I due eventi avranno luogo a Rovereto-Borgo Sacco, sabato 31 marzo:
Chiesetta S. Nicolò (piazza Filzi), ore 18.00: inaugurazione della MOSTRA >> (curata dal prof. Mario Cossali e che rimarrà aperta per 10 giorni in orario pomeridiano)
Chiesa di San Giovanni Battista, ore 20.30: CONCERTO della Mozart B&G Orchestra diretta dal M° Italo Rizzi

Mozart B&G Orchestra
Direttore Italo Rizzi

Concerto “Ricordando Emilio Molo”

Organico:
Violini primi : Francesca Temporin*, Lorenzo Tranquillini, Vanessa Tonolli, Cagil Cap, Jörg Schwalm, Andrea Monegaglia, Manuel Cardona Lopez
Violini secondi: Francesca Piazza*, Giulio Robol, Francesco Zambello, Victor Lozano, Chiara Morstabilini, Giovanna Ferrari
Viole: Cizuru Deguchi, Giuseppe Calliari, Bilgütay Kaan Öztürk
Violoncelli: Silvano Zanoni*, Giulia Boller, Gaia Mora
Contrabbassi: Alberto Pedrotti*, Michele Tovazzi
Corni: Antonio Vergara*, Marco Franceschi

Programma

WOLFGANG AMADEUS MOZART (1756-1791)
DIVERTIMENTO KV 136
Allegro – Andante - Presto

ANTONIO VIVALDI (1678-1741)
CONCERTO IN SI MIN op.III n. 10 RV 580
per 4 violini, violoncello, archi
Allegro – Largo – Larghetto - Presto

Violini solisti: Francesca Piazza, Lorenzo Tranquillini, Giulio Robol, Vanessa Tonolli
Violoncello concertante: Silvano Zanoni

WOLFGANG AMADEUS MOZART (1756-1791)
EIN MUSIKALISCHER SPASS KV 522
Allegro – Menuetto (Maestoso) con Trio – Adagio cantabile – Presto
Violino solista: Francesco Temporin

EDWARD ELGAR (1857-1934)
SERENATA per archi op.20
Allegro piacevole – Larghetto - Allegretto

Un ringraziamento speciale per la preziosa collaborazione alla Parrocchia e all'Oratorio di Borgo Sacco

Non ci si abitua alla morte, soprattutto a quella violenta. Per questo ha duramente colpito la nostra città la drammatica fine di Emilio Molo a Trieste.
EMILIO MOLO era una persona tenerissima. Passava per le strade leggero, a piedi o in bicicletta, macinando serafico i chilometri nella sua Rovereto, dove lo ricordano numerosi amici di ogni età.
Dopo una vita in musica a Milano (primo violino dell’Angelicum e dell’Orchestra della RAI, oltre che componente di quartetti ed ensembles prestigiosi), era tornato a vivere Rovereto, dove si era messo a disposizione della comunità sia come insegnante di violino alla Civica Scuola Musicale “Zandonai”, sia come collaboratore di varie associazioni culturali. Resterà nel nostro ricordo la sua immancabile presenza in occasione dell’inaugurazione delle mostre degli amici pittori, dove il suo violino faceva da piacevole colonna sonora con qualche pezzo di Schumann o di Mozart.
Amava molto egli stesso la pittura e in quel campo si era impegnato anche direttamente. La sua pittura rifletteva in modo straordinario la sua delicatezza d'animo, la sua spirituale signorilità. Lo possiamo rivedere oggi in alcuni brevi filmati su youtube che raccontano con semplicità il suo amore per la musica e la sua gioiosa presenza in compagnia della gente di Sacco

ITALO RIZZI, direttore. Figlio d’arte (padre violoncellista, madre arpista) si è diplomato a Ferrara al Conservatorio G.Frescobaldi sotto la guida paterna nel 1950, perfezionandosi in Musica da Camera al Conservatorio G.B.Martini di Bologna con il M° A. Kessissoglù e, vincendo la borsa di studio, all’Accademia Musicale Chigiana di Siena con il M° G. Cassadò.
Chiamato come 1° violoncello dall’Orquestra Sinfonica Brasileira di Rio de Janeiro, per due anni, ne divenne in breve tempo, uno dei solisti più apprezzati. In Sud America, nelle sale più prestigiose e per le emittenti più importanti (Radio Globo, Radio C.G.E. di Rio de Janeiro e San Paulo), svolse intensa attività concertistica in duo con il pianista H. Alimonda, come solista con varie orchestre sinfoniche, con il Quartetto “Macabi Hebraica”. Nel 1953 il concorso “Olimpiade della Gioventù Musicale” a Perugia e rientrò in Italia, dove formò un apprezzato duo con il pianista Benedetto Ghiglia.
Le orchestre più quotate (Regio di Torino, Sinfonica di Firenze, Regio di Parma, Sinfonica della Rai di Roma, Teatro dell’Opera di Roma, Ente lirico Arena di Verona, Arena Sferisterio di Macerata, Collegium Musicum Helveticum, Teatro Comunale di Bologna, etc . ) si avvalsero della sua collaborazione sempre come 1° violoncello. Ebbe così occasione di suonare con i più grandi direttori d’orchestra: Kleiber, Bernstein, Celibidache, Mazel, Villa Lobos, Swarowskj, Gavazzeni, Delmann, Maderna, Albert, ecc.
Vinto il Concorso Nazionale accettò la Cattedra di violoncello prima presso il Liceo Musicale Pareggiato di Ravenna, quindi al Conservatorio “Rossini “ di Pesaro. Contemporaneamente sviluppò un’apprezzata attività in diverse formazioni quali il Trio di Bologna e il Trio di Parma, tenendo concerti alla Rai-Tv e nei più prestigiosi Teatri d’Europa, inclusa la Scala di Milano, ed effettuando incisioni discografiche.
Dopo il perfezionamento in Direzione d’Orchestra (sotto la guida, tra gli altri, del M° Swarowskj) fondò l’Orchestra d’Archi di Ferrara e diresse orchestre italiane e straniere (Ente lirico Arena di Verona, Haydn di Bolzano, Filarmonica Rossini di Pesaro, la Toscanini di Parma, teatro dell’Opera di Roma, Filarmonica Repubblica Ucraina, Filarmonica di Odessa, Filarmonica Bulgara Plovdiv, Sinfonica di S.Remo, Orchestre de Règion Avignon-Provence, etc.).
Per trenta anni Direttore Artistico del Festival “Musica Pomposa”, ne incrementò l’importanza e la popolarità chiamando i più famosi strumentisti e cantanti dell’intero panorama musicale internazionale. A lungo è stato Direttore Principale dell’Orchestra da camera Benedetto Marcello.


organizzazione: Comune di Rovereto Assessorato alla Cultura - Associazione Mozart Italia