Ricordo di Adalberto Libera

Convegno

Conferenza sulla figura del noto architetto, in occasione del cinquantesimo anniversario della morte, e presentazione delle iniziative per celebrarne la memoria

Intervengono:
- Serena Giordani, assessore comunale alla cultura
- Cristiana Collu, direttrice del Mart
- Marco Tubino, direttore Dipartimento Dicam
- Pino Scaglione, docente UniTN e curatore Cattedra Libera
- Fabio Campolongo, architetto della Soprintendenza per i beni architettonici
- Nicola Di Battista, docente e architetto
- Giovanni Marzari, architetto

Segue rinfresco

“Io sono di Villa Lagarina nel Trentino, Pollini è di Rovereto, a tre chilometri e mezzo di distanza”. Così Adalberto Libera ne La mia esperienza di architetto manifesta il legame con Villa Lagarina e Villa Lagarina lo ricorda venerdì 5 aprile 2013, ore 18.00, a Palazzo Libera, in occasione del cinquantesimo anniversario dalla morte, avvenuta improvvisamente il 17 marzo 1963.
Si tratta di un incontro pensato come occasione per favorire la conoscenza e l’approfondimento di un personaggio che ha rappresentato, per la storia dell’architettura italiana del Novecento, un capitolo importante. Al tavolo saranno presenti l’architetto Giovanni Marzari al quale va il riconoscimento di aver valorizzato, attraverso la ricerca, lo studio e numerose pubblicazioni, l’opera di Libera; di aver curato diverse iniziative che hanno avuto luogo a partire dagli anni ’80 e infine di aver colto, dell’architetto e dell’uomo, la modernità. Con lui l’architetto Nicola Di Battista che di Libera ha condotto alcuni studi sullo spazio abitativo e l’architetto Fabio Campolongo per la Soprintendenza dei Beni architettonici e archeologici P.A.T che interverrà ponendo l’accento sull’architettura di Libera, legandola all’attenzione e alla politica di sensibilizzazione, adottata in questi anni dalla Soprintendenza dei Beni architettonici e archeologici, verso l’architettura contemporanea poiché rappresentativa del pensiero del tempo presente e dello spirito con cui si dovrebbe guardare al futuro.
Cristiana Collu, direttore del Mart, comunicherà le iniziative legate a Libera, ma la sua presenza è volta a sottolineare una delle vocazioni del MART e del suo operato, quello cioè di raccogliere e condividere gli stimoli provenienti dal territorio, poiché la sfida oggi è quella di pensare a una politica culturale che non abbia confini, che non sia costretta in semplici ambiti locali. Lo sforzo deve essere quello di aggregare le persone, di farle lavorare insieme e di concentrare le energie in una riflessione comune, anche sul futuro.
E il futuro è rappresentato dall’Università di Trento nella persone dell’ing. Marco Tubino direttore del Dipartimento di ingegneria civile, ambientale e meccanica e in particolare dal prof. architetto Giuseppe Scaglione promotore e curatore del progetto “Cattedra Adalberto Libera per l’architettura e la cultura del progetto nel territorio del Trentino” progetto culturale, scientifico e didattico il cui scopo è quello di promuovere ulteriormente, tanto in ambito locale quanto internazionale, la figura di una delle più importanti personalità trentine dell’architettura, che attende da tempo un’adeguata valorizzazione e collocazione. La Cattedra intende inaugurare, allo stesso tempo, una nuova stagione di qualità e cultura del progetto contemporaneo, che si esprime attraverso la valorizzazione e la diffusione delle esperienze locali già proiettate verso l’innovazione pur se fortemente ancorate alle loro radici storiche e alla tradizione del costruire. Il progetto intende inoltre, attivare una nuova proficua rete di connessione tra università, centri di ricerca, enti pubblici e imprese, per collegarli a un sistema di riferimenti, di relazioni.
Credo sia il modo migliore per rendere omaggio ad Adalberto Libera e alla sua opera: ricordarlo ma nello stesso tempo scoprire, approfondendo e sperimentando, gli stimoli e le sollecitazioni che la sua architettura ancora oggi offre.

Assessore alla cultura, istruzione e pari opportunità
Serena Giordani