Ricordo di Gino Tomasi

Convegno

Ricordo del Direttore emerito Gino Tomasi
in occasione dei 50 anni dalla istituzione del
Museo tridentino di scienze naturali

In occasione dei 50 anni dall’Istituzione del Museo tridentino di scienze naturali, il MUSE ricorda il Direttore emerito Gino Tomasi, recentemente scomparso.
Naturalista, studioso e autore di innumerevoli pubblicazioni scientifiche, Gino Tomasi è stato direttore del Museo tridentino di scienze naturali dal 1965 al 1992. Fra le sue pubblicazioni fondamentale la sua opera del 2004 “I trecento laghi del Trentino”, che fa seguito alla prima edizione del 1964 “ I laghi del Trentino”.
Gino Tomasi ha avuto un ruolo fondamentale nella ricerca in Trentino e nella valorizzazione della natura a livello provinciale. È stato l’ideatore e il promotore dei Parchi naturali come quello dell’Adamello Brenta e Paneveggio Pale di San Martino e della sezione territoriale del Museo delle Palafitte del Lago di Ledro. Importante il ruolo che ebbe nel panorama della museologia scientifica italiana: è stato Presidente dell'Associazione Nazionale Musei Scientifici e Presidente dell'Associazione italiana insegnanti di geografia. Nell'ottobre del 2006, Tomasi riceve l'Aquila ardente di San Venceslao.
Si ricorda infine la pubblicazione “Per l’idea di Natura”, edita nel 2010 alle soglie dell’apertura del MUSE: 568 pagine dedicate alla storia del Museo tridentino di scienze naturali per ricordare, soprattutto alle nuove generazioni, le radici su cui poggia il nuovo museo.

Il programma dell’evento commemorativo prevede:

ore 17.00 prof. Giulio Antonio Venzo - Introduce e modera lavori
ore 17.10 giornalista Franco de Battaglia – Gino Tomasi e gli albori dell’ambientalismo
ore 17.30 dott. Michele Lanzinger - Gino Tomasi innovatore anche nei musei
ore 17.50 prof.ssa Maria Garbari – Gino Tomasi e la cultura trentina
ore 18.15 chiusura lavori
ore 18.30 brindisi di commemorazione

Invitiamo i Soci e gli amici a partecipare.
Una voce preziosa ed equilibrata nel Consiglio direttivo, Gino Tomasi fino dalla fondazione, ha sostenuto e indirizzato con decisione e coerenza le scelte e l’attività svolta dalla nostra Società, convinto del ruolo significativo nella diffusione delle scienze naturali. Ha saputo trasmettere a tante generazioni di giovani la passione per la natura, ha dato impulso alla ricerca ed alla divulgazione delle nuove conoscenze, nel convincimento che si protegge con determinazione e forza quello che si ama. Il suo contributo alla rivista Natura Alpina, rivolto anche alla promozione dell’idea di conservazione della natura ha avuto inizio nel 1952.


organizzazione: MUSE Museo delle Scienze