Rimasto orfano
Emio Greco/PC (Olanda Italia)
Rimasto orfano
Prima nazionale - Coproduzione Oriente Occidente
Il secondo gradito ritorno delledizione 2003 di Oriente Occidente, dopo quello di Brygida Ochaim, concerne Emio Greco. Il trentasettenne coreografo di origini italiane, attualmente attivo in Olanda, era infatti apparso da autore per la prima volta in Italia nel 2002 proprio al nostro Festival, nel corso del quale aveva presentato Double Points: 1 and 2, spettacolo osannato dal pubblico e dalla critica che gli è valso il Premio Danza&Danza 2002 quale miglior coreografo e interprete dellanno.
Emio Greco, in tandem con il fedele regista e drammaturgo olandese Pieter C. Scholten, torna a Rovereto con la novità italiana Rimasto Orfano, il lavoro che Oriente Occidente ha co-prodotto in collaborazione con il KustenFESTIVALdesArts/Kaaitheater di Bruxelles, lHolland Festival di Amsterdam e il Théâtre de la Ville di Parigi. Ancora una volta Greco e Scholten indagano la sincronia, il desiderio dellunisono e la coincidenza di spazio e di tempo tra i danzatori. Da quando il loro sodalizio artistico si è avviato (era il 1995), i due autori sono riusciti a creare un universo artistico singolare nel quale il corpo occupa un punto centrale. Punto di partenza della danza e fonte dispirazione dei lavori è la curiosità per il corpo e per le sue motivazioni interiori.
Già nei primi spettacoli, la trilogia Fra Cervello e Movimento composta dai due assoli Bianco (95) e Rosso (97) e dal duetto Extra Dry (99), veniva esplorata la tensione tra mente e corpo, la propensione della mente ad assoggettarlo e le resistenze del corpo allobbedienza.
Nella serie di lavori Double Points questa dualità si mette in prospettiva con lesterno, con laltro, il diverso. In Double Points:1 il confronto si sviluppa con la musica del Bolero di Ravel, in Double Points: 2 con la ricerca utopica della sincronia tra maschile e femminile, in Double Points: Nero, il gruppo di danzatori affronta loscurità e le diverse percezioni sensoriali che in essa scaturiscono. Strada, questa, seguita nel successivo Conjunto di NERO (01) in cui la coreografia gioca con lintensità del nero e la densità dello scuro. Profondità senza limiti e spazio privo di gravità costituiscono la linea sottile tra il tangibile e lintangibile in questo spettacolo da cui prende le mosse Rimasto Orfano (02).
Rimasto Orfano parte laddove Conjunto di NERO finisce, ovvero dallimmagine di Emio Greco imprigionato in linee blu. Questa immagine pregnante mostra il momento in cui il corpo, sopraffatto, sceglie di abbandonare la propria ricerca di armonia perché sono stati raggiunti i limiti fisici e solo la riflessione può permettere il compimento di passi ulteriori. Il corpo è confuso, tenta di ricompattarsi con se stesso e con gli altri attraverso la fase meditativa.
Ecco che i sei corpi di Rimasto Orfano - esposti alla composizione musicale dellamericano Michael Gordon e alle dinamiche della luce - compiono le loro scelte, rispondono allambiente esterno sempre pronto a sollecitazioni e stimoli. Che fare? Rimanere, andarsene, assumere il comando o adattarsi alle retrovie? La mente zittisce il corpo, ogni spiegazione rimane sospesa.
Coreografo visionario, Emio Greco nutre i suoi spettacoli con un vocabolario coreutico originale, frutto della fusione dellalfabeto classico con quello post-moderno, spesso impregnato di una teatralità astratta di rara fascinazione.
organizzazione: Ass. cult. Incontri Internazionali di Rovereto - PAT Ass. Cultura - Comune Rovereto Ass. Cultura - Ministero Beni e Attività Culturali - Regione T-AA - APT Rovereto - MART Centro Internaz. Danza - ASM Rovereto - Cassa Rurale Rovereto