Rita Marcotulli - Lennart Åberg Duo

Musica jazz

La seconda tappa agli Itinerari Jazz roveretani dentro quella che Joachim Berendt chiama "Art of the Duo" mette in campo pianoforte e saxofono: un connubio forse più usuale e praticato rispetto a quello di chitarra e contrabbasso, ma certamente in grado di produrre con altrettanta originalità occasioni di invenzione ed esplorazione dialogica. Ne sono protagonisti la pianista romana Rita Marcotulli e il sassofonista svedese Lennart Åberg. La Marcotulli, dotata di una felice vena melodica e di un tocco nitido, ricco di sfumature dinamiche, è tra i musicisti italiani più apprezzati a livello internazionale. Dopo l'affermazione sulla scena nazionale negli anni Ottanta, culminata con il premio di Musica Jazz come miglior nuovo talento nel 1987, dall'88 si è trasferita per quattro anni in Svezia, ha familiarizzato con il ricco panorama musicale scandinavo e ha instaurato collaborazioni con musicisti quali Palle Danielsson, Anders Jormin, Jon Christensen, Niels-Petter Molvær. Il ritorno della pianista in Italia ha coinciso con la sua definitiva maturazione artistica e con il riconoscimento in campo internazionale, sancito in particolare dalla collaborazione con Dewey Redman, ma anche dallo splendido disco "The Woman Next Door", ispirato all'opera cinematografica di François Truffaut, e da altre incisioni notevoli, tra cui "Nauplìa", che la vede titolare insieme alla vocalist Maria Pia De Vito.

Il filo diretto con la scena nordica però non si è interrotto, e ha portato tra l'altro a questo duo con Åberg, sassofonista tenore e soprano, solista apprezzato a livello europeo fin dagli anni Sessanta. Nella sua attività troviamo sia le collaborazioni con musicisti delle generazioni a lui precedenti, come Lars Gullin e Jan Johansson, che l'assidua frequentazione di Danielsson e del pianista Bobo Stenson. Tra i contatti internazionali spiccano quelli con Don Cherry, Kenny Wheeler, John Scofield e Bob Brookmeyer. L'incisione a suo nome "Seven Pieces", che vede la partecipazione di Peter Erskine, Danielsson e Stenson, è stato premiato come miglior disco svedese dell'anno 2000 dalla critica specializzata.