Ritratti di composizione: incontro- seminario con Paolo Castaldi

La figura di Castaldi è di rilievo nel panorama della musica contemporanea italiana. Ha fortemente sollecitato, con le sue proposte, e con un’opera esemplare per coerenza, l’avanguardia musicale, rispetto a una considerazione critica di sé e delle esperienze intraprese. Queste, a volte, hanno mostrato di risolversi in esiti paradossali. Ecco, allora, che Castaldi non teme di introdurre nella sua opera anche luoghi di consonanza, accordi e figure che si pensava di evitare, in quanto connotativi di situazioni ormai trascorse, storicamente concluse, e citazioni di musiche del passato, memorie di predilezioni personali, omaggi, ritratti. Senza nostalgia, come fattori compositivi tra altri, da trattare formalmente, con un montaggio che a volte assume l’andamento del collage. La parola d’ordine del “nuovo”, dell’assolutamente inedito, non vale più. Ripetere, ritornare su luoghi già dati, sul già detto, sul già percorso, questo può essere un motivo di ricerca e di elaborazioni.