Ritratti di donne
quindici tracce femminili realizzate da Rosita Carbone con tecniche di bricolage e materiali di riuso
L’associazione Vivirione propone la mostra «Ritratti di donne»: quindici tracce femminili realizzate da Rosita Carbone con tecniche di bricolage e materiali di riuso, dedicate ad altrettante volontarie dell’associazione.
La mostra si conclude, venerdì alle 18.30, con il brindisi di quartiere: per tutti bollicine, buffet e musica dal vivo con Valentina.
L’associazione, impegnata nella cura dei rapporti di vicinato e nello stimolo culturale e sociale, organizza da tre anni dei partecipati laboratori per le famiglie e i bambini, a volte in collaborazione con le scuole del quartiere, ispirati a vari temi contingenti (come Natale, Pasqua, Halloween) e svolti utilizzando rigorosamente materiali di riuso. Rosita Carbone, presidente dell’associazione, negli anni ha realizzato delle creazioni artistiche ispirate alle volontarie che hanno collaborato alla gestione dei laboratori, realizzate con le stesse tecniche di bricolage e, ugualmente, con materiali di riuso. Ora quindici di queste tracce femminili sono in mostra, per soli due giorni, nella stessa sala dove i laboratori si sono svolti.
«Le idee proposte nella mostra -spiega per l’associazione Vivirione Francesca Tommasini- si concretizzano dai laboratori sociali, da mero spunto di idee a motivi artistici a temi sempre più personali e intimi, con filo conduttore il racconto delle storie delle tante donne, della loro solidarietà e della loro sensibilità femminile, che tramite questi ritratti divengono intrecci materici, vere e proprie creazioni artistiche che nascono dai colori e dagli oggetti di scarto di uso quotidiano come carta cartone, stagnola, semplici oggetti di plastica colorata, plasmati su tele. Creazioni che parlano del carattere intimo e personale delle singole donne dell'associazione, rappresentate con rara sensibilità da Rosita Carbone, e ne rappresentano tramite le varie tecniche di bricolage e l'utilizzo dei colori e dei materiali, il filo conduttore non solo nel singolo ritratto. Ed è proprio nella storia e nelle attività del volontariato che nascono in seno alla collaborazione con Vivirione, si definisce l'intreccio solidale, quasi concreto e materico, quell'abbraccio in un unico grande cuore che lega come una grande rete solidale il quartiere e le famiglie. Un racconto tutto al femminile, nel quale è caro il rimando legato al tema della violenza sulle donne e sui minori, particolarmente sentito e ben rappresentato dal quadro che apre la mostra.»
ingresso libero