Ritratto dell’anima - Anima del ritratto

Convegno

Ritratto dell’anima - Anima del ritratto
A cura di CLAUDIO TUGNOLI
edizione Osiride, Rovereto 2014

Il volume propone un itinerario sulla storia del ritratto - con particolare riferimento agli ultimi due secoli, soffermandosi sul alcuni momenti dell’arte del ritratto nella cultura occidentale e in ambito trentino - con l’ambizione di individuare i principali elementi di riflessione sul senso e sulle implicazioni di questo genere artistico.

Presenta il volume il Dott. Gianni Faustini

In un certo senso la storia della pittura coincide con la storia del ritratto. Secondo quanto riferisce Plinio il Vecchio la pittura nacque in Grecia: «Gli Egizi, scrive Plinio, sostengono che fu scoperta da loro 6.000 anni prima che passasse in Grecia:  una vana pretesa, com’è chiaro. I Greci dicono, alcuni che fu trovata a Sicione,  altri a Corinto, tutti comunque concordano che nacque dall’uso di tracciare con  delle linee il contorno dell’ombra umana: pertanto la prima pittura fu di questo tipo, la seconda fu a colori unici e, quando era già stata introdotta la pittura a più colori, fu chiamata “monocromatica”; essa è tuttora in uso. [...] Butade sicionio, vasaio,  per primo trovò l’arte di foggiare ritratti in argilla, e questo a Corinto, per merito  della figlia che, presa d’amore per un giovane e dovendo quello andar via, tratteggiò il contorno della sua ombra proiettata sulla parete dal lume di una lanterna; su queste linee il padre impresse l’argilla, riproducendo i tratti del volto; fattolo seccare con gli altri oggetti di terracotta, lo mise in forno e tramandano  che fu conservato nel Ninfeo, finché Mummio non distrusse Corinto [nel 146 a.C.]» (Plinio il Vecchio, Naturalis Historia, XXXV, 15-16, 151). Nulla attrae di più del ritratto e, in genere, della figura umana, che ha sempre qualcosa di magico e misterioso. Il ritratto oscilla tra una funzione di rappresentazione che rinvia iconicamente al modello e il ruolo di idolo magico,  che sostituisce, incarnandolo, il modello stesso (Pedro Azara). Il presente volume propone un itinerario sulla storia del ritratto – con particolare riferimento agli ultimi due secoli, soffermandosi sul alcuni momenti dell’arte del ritratto nella cultura occidentale e in ambito trentino – con l’ambizione di individuare i principali  elementi di riflessione sul senso e sulle implicazioni di questo genere artistico.


organizzazione: Associazione Rosmini