Robert Musil e la Grande Guerra: propaganda e cultura

Convegno

Mercoledì 15 ottobre presso la Sala dell'Aurora di Palazzo Trentini in occasione della pubblicazione del volume La guerra parallela di Robert Musil (Nicolodi editore), si terrà un incontro dibattito con Fabrizio Cambi, Alessandro Fontanari, Christoph Hartung von Hartungen e Massimo Libardi. Introduce Theo Dipoli.

La Prima guerra mondiale ha costituito un vero e proprio spartiacque storico. Le tracce che ha lasciato nell'opera di molti grandi scrittori, a prescindere dalla nazionalità di appartenenza, sono profonde. Ma forse per nessuno come per Robert Musil la guerra fu un'esperienza così complessa e determinante.

Robert Musil fu un ufficiale dell'Impero austro-ungarico, entità che alla fine del conflitto scomparve dalla carta geografica dell'Europa; partecipò con funzioni di comando ai combattimenti sul fronte sudtirolese; per un anno a Bolzano diresse un giornale militare, la Soldaten-Zeitung. Accanto a questa facciata visibile che finora la biografia e la critica hanno per lo più riassunto attraverso gli eventi esteriori, le date ed i luoghi registrati nei fogli della burocrazia militare, emergono i contorni di un'altra guerra condotta da Robert Musil scrittore e saggista, una "guerra paralella" che offre la chiave di alcuni fondamentali passaggi della sua opera.

La guerra parallela di Robert Musil la si ritrova negli articoli della Soldaten-Zeitung. Questi articoli, pur con i limiti imposti dal carattere militare della pubblicazione, presentano una critica esplicita alle svariate manchevolezze, errori, difetti, dell'Austria-Ungheria e alla sua mancanza esiziale: quella del senso dello Stato, di una idea unificante della compagine imperiale.
Argomentazioni serrate, ma non a discapito dell'articolazione e della ricchezza di sfumature; uso dell'ironia e della metafora segnano inconfondibilmente anche in questi testi la scrittura musiliana.


organizzazione: CSSEO Centro Studi sulla Storia dell'Europa Orientale