Robocup 2003. Il mondiale di calcio dei robot

Convegno

Incontro con Enrico Pagello, Dipartimento di Elettronica e Informatica dell'Università di Padova

La prima edizione di questo torneo si è tenuta a Nagoya, in Giappone. Da allora, il successo dell’evento ha portato ad un aumento considerevole delle adesioni e delle partecipazioni: negli anni successivi sono seguite le edizioni di Parigi, Stoccolma, Melbourne, Seattle. La sesta edizione della RoboCup, organizzata nel giugno del 2002 dal Giappone in collaborazione con la Corea, ha coinciso con il Campionato Mondiale di Calcio "tradizionale". E quest’anno i robot, grazie all’impegno di Pagello, scenderanno in campo a Padova. Lo scopo di Robocup è quello di promuovere la ricerca nel settore della robotica: il campo da calcio è uno spazio libero in cui i ricercatori possono sperimentare le novità tecnologiche e perfezionare le loro indagini. Il gioco è un divertente pretesto per incentivare la ricerca e migliorare tecnologie che poi potranno venire utilizzate anche in ambiti diversi. Obiettivo ambizioso degli scienziati: entro il 2050 costituire una squadra di robot in grado di battere gli ‘umani troppo umani’ campioni del mondo in carne ed ossa.

Enrico Pagello è professore di Informatica all’Università di Padova (Dipartimento di Elettronica e Informatica) e ricercatore scientifico del CNR-ISIB. Si occupa dello sviluppo di tecnologie hardware e software per la creazione di intelligenze artificiali e di robotica mobile. Appartiene alla federazione internazionale che promuove e organizza la RoboCup, il campionato mondiale di calcio che propone la sfida tra squadre composte da robot complessi, divisi in varie categorie (si va da robot grandi appena 18 cm, a robot di dimensioni medie e, infine, a veri e propri umanoidi comandati da simulatori software)..


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