Romanzo d'infanzia

Uno spettacolo dedicato a tutti coloro che non possono fare a meno dell'amore, che danza e parla della relazione tra genitori e figli

Danza , Balletto Classico e Moderno
Compagnia Abbondanza Bertoni

Compagnia Abbondanza Bertoni
Romanzo d'infanzia
una produzione Quintavalla - Stori - Compagnia Abbondanza/Bertoni
testo BRUNO STORI
coreografia e interpretazione MICHELE ABBONDANZA e ANTONELLA BERTONI
regia e drammaturgia LETIZIA QUINTAVALLA e BRUNO STORI
musiche ALESSANDRO NIDI
ideazione luci LUCIO DIANA
elaborazioni sonore MAURO CASAPPA
costumi EVELINA BARILLI
fonica ELENA SALA
luci ANDREA GENTILI e ALBERTA FINOCCHIARO
organizzazione DALIA MACII
ufficio stampa FRANCESCA LEONELLI
voce fuori campo 
vers. italiana SILVANO PANTESCO 
vers. francese VALENTIN ROSSIER 
vers. inglese MARCO CAVICCHIOLI 
coproduzione TEATRO TESTONI RAGAZZI 
con il sostegno di MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI - DIP. SPETTACOLO

vincitore del Premio Stregagatto 1997/98

Romanzo d'infanzia è uno spettacolo dedicato a tutti coloro che non possono fare a meno dell'amore, che danza e parla della relazione tra genitori e figli.
Commuove gli adulti e fa ridere i bambini. Per questo è vivamente richiesta la loro presenza, essendo una creazione nata esplicitamente per un pubblico giovane.
Vincitore di numerosi premi e spettacolo cult della Compagnia Abbondanza/Bertoni, è stato tradotto in quattro lingue e rappresentato in tutto il mondo con più di seicento repliche; in scena gli stessi Michele Abbondanza ed Antonella Bertoni.

Romanzo d’infanzia è uno spettacolo in cui il linguaggio del teatro-danza, normalmente riservato ad un pubblico non di giovanissimi, si propone in una formula più narrativa ed immediata in modo da renderlo fruibile anche dai bambini. L’infanzia è il diamante della nostra vita, è grezza e abbagliante. Si può scheggiarlo e offuscare la potenza della sua luce. E questo è male? Non so, ma fa male, molto male.

Se è vero che d’amore si può impazzire è ancor più vero che senza amore si diventa matti e infelici. E che disastro i bambini senza amore o con troppo amore.
Tra gli eterni deboli ci sono i bambini.

Crediamo che la diversità sia un diritto che va ribadito in ogni epoca e in ogni paese. Insomma è sempre tempo di trovarsi dalla parte di chi perde, di chi è più debole. Da questi presupposti deriva un metodo di lavoro che influenza e definisce soprattutto la drammaturgia e il lavoro con i danzatori-attori, considerati più importanti del personaggio, del testo e portatori di materiale umano prezioso e vivo.
Questo lavoro parla del disagio infantile all’interno dei rapporti primari-affettivi, della violenza fisica e psicologica che l’infanzia subisce a casa o nelle istituzioni, del delitto di non ascoltare i propri figli, di colpe senza colpevoli.

In scena due danzatori che si alternano tra essere genitori e figli e poi di nuovo padre e figlio e madre e figlia e poi fratelli, sì, soprattutto fratelli, e alternano il subire e il ribellarsi e fuggire e difendere e proteggersi e scappare e tornare e farsi rapire per sempre senza ritorni: insomma vivere.
Una dedica a tutti coloro che non possono fare a meno dell’amore.

Letizia Quintavalla, Antonella Bertoni, Michele Abbondanza, Bruno Stori

Il Teatro “Sartori” di Ala ospiterà venerdì 10 aprile il primo dei tre spettacoli di danza promossi dall'Amministrazione comunale alense e inseriti nel Circuito della Danza Trentino – Alto Adige Südtirol,la cui programmazione artistica è curata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara. Sarà in scena, nell'allestimento della Compagnia “Abbondanza/Bertoni”, «Romanzo d'infanzia», una creazione che fa parte del repertorio storico di questa affiatata coppia di danzatori/coreografi (ha vinto nel 1998 il Premio “Stregagatto”) e affronta il tema del disagio infantile.

Si tratta di uno spettacolo in cui il linguaggio del teatro-danza, normalmente riservato ad un pubblico non di giovanissimi, si propone in una formula più narrativa e immediata in modo da renderlo fruibile anche dai bambini che sono, in definitiva, i veri protagonisti di questa storia.

Costruito su un testo di Bruno Stori, che ne ha curato la regia e la drammaturgia assieme a Letizia Quintavalla, «ROMANZO D'INFANZIA» è stato coreografato sulle musiche di Alessandro Nidi da Michele Abbondanza e Antonella Bertoni, che ne sono anche gli interpreti.

«Se è vero che d’amore si può impazzire – spiegano gli autori – è ancor più vero che senza amore si diventa matti e infelici. E che disastro i bambini senza amore o con troppo amore. E tra gli eterni deboli ci sono i bambini. Crediamo che la diversità sia un diritto che va ribadito in ogni epoca e in ogni Paese. Insomma, è sempre tempo di trovarsi dalla parte di chi perde, di chi è più debole. Da questi presupposti deriva un metodo di lavoro che influenza e definisce soprattutto la drammaturgia e il lavoro con i danzatori-attori, considerati più importanti del personaggio, del testo e portatori di materiale umano prezioso e vivo. Questo lavoro parla del disagio infantile all’interno dei rapporti primari-affettivi, della violenza fisica e psicologica che l’infanzia subisce a casa o nelle istituzioni, del delitto di non ascoltare i propri figli, di colpe senza colpevoli.»

In scena due danzatori che si alternano tra essere genitori e figli e poi di nuovo padre e figlio e madre e figlia e poi, soprattutto, fratelli. Nel rapporto delle coppie parentali che via via si vanno formando, si alternano il subire e la ribellione, la difesa e la fuga. Uno spettacolo dedicato a tutti coloro che non possono fare a meno dell’amore.

L'allestimento è stato realizzato con il contributo di Lucio Diana che ha curato il disegno delle luci e di Mauro Casappa che ha costruito le elaborazioni sonore. I costumi sono di Evelina Barilli, la voce fuori campo di Silvano Pantesco.

«'Romanzo d’infanzia' – ebbe a scrivere il critico Nicola Arrigoni in occasione del debutto dello spettacolo – ha commosso e esaltato la platea e ha regalato un teatro capace di utilizzare e mischiare il linguaggio della recitazione e quello della danza, senza concedersi a improvvisazioni, ma sfruttando appieno i due linguaggi specifici. La coppia Bertoni e Abbondanza riesce a giocare col corpo, a piegare il fisico alle esigenze della poesia. I quattro autori uniscono parole e gesto in un tutt’uno, non ricercando una superficiale omogeneità dei toni ma portando in cortocircuito i gesti astratti della danza e della “fabula” raccontata a voce. Alla fine ci si scioglie in un applauso per una lezione di teatro da tenere presente.»

Lo spettacolo è adatto alla visione di un pubblico di bambini (a partire dai sei anni). Venerdì 10 aprile i riflettori del Teatro “ Giacomo Sartori” di Ala si accenderanno su «Romanzo d'infanzia» alle ore 21.00 

Costi

Biglietto ingresso intero € 12,00 - ridotto generico (anziani, studenti, abbonati teatro) € 8,00 - ridotto speciale (scuole di danza e soci Associazioni) € 5,00
Prevendite presso le casse rurali del Trentino o on-line con il servizio Primi alla prima www.primiallaprima.it 
Vendita biglietti la sera dello spettacolo presso il Teatro
Sartori a partire dalle ore 20.00


organizzazione: Comune di Ala - Centro Servizi Culturali S. Chiara