Roméo et Juliette

Danza

Trento a Teatro
InDanza

Il Malandain Ballet/Biarritz si presenta a Trento, martedì 31 gennaio alle ore 20,30, con l’ultima creazione di Thierry Malandain un “Roméo et Juliette”, rinnovato in versione moderna. Il riferimento musicale non è Sergej Prokofiev ma Hector Berlioz, autore di una stupenda sinfonia drammatica.

Malandain Ballet Biarritz
Roméo et Juliette
Direzione artistica e coreografia Thierry Malandain
Musica Hector Berlioz

Più che mai vitale, il Malandain Ballet/Biarritz si presenta a InDanza con l’ultima creazione dal suo mentore. Coreografo lirico e di stampo neoclassico, Thierry Malandain dà vita, con Roméo et Juliette, a una rinnovata versione danzata, moderna e vibrante, della tragica vicenda degli amanti shakespeariani. Il riferimento musicale questa volta è Hector Berlioz e non – come vorrebbe la tradizione ballettistica – Sergej Prokofiev. Del resto la magniloquente partitura del francese, stupenda sinfonia drammatica composta nel 1839 per soli, coro e orchestra, era stata privilegiata in passato da altri coreografi di spiccata musicalità: Maurice Béjart l’aveva utilizza nel 1966 per il suo Romeo e Giulietta e successivamente anche l’italiano Amedeo Amodio.
Da eccellente conoscitore della storia della musica e del balletto qual è, Malandain ha attinto con libertà alla partitura di Berlioz condensandola a soli ottanta minuti. Ma anche Shakespeare risulta qui felicemente defalcato: trama e personaggi sono ridotti all’essenza mentre il dramma dei due adolescenti si propaga in forma corale. Tutta la compagnia veste i panni degli sfortunati amanti e la contesa tra Montecchi e Capuleti riflette la naturale rivalità esistente tra danzatori dello stesso ensemble. Così facendo Malandain riesce a stravolgere la più che conosciuta vicenda shakespeariana in una sinfonia per corpi dedicata a dieci coppie.
L’atmosfera è catacombale, lo spazio è spoglio, abitato soltanto da una serie di bauli d’alluminio, quei bauli che accompagnano i danzatori nelle loro tournée e che all’occorrenza si trasformano in cassapanca (da cui la giovane Giulietta estrae con pudore il suo corredo di nozze), letto nuziale, strumento di morte (per Mercuzio e Tebaldo), balcone (nella scena più attesa del balletto) e sepolcro.
Un lavoro che conquista, dedicato alle passioni, alle emanazioni del cuore, all’amore che trasforma.


organizzazione: Centro Servizi Culturali S. Chiara